Cesa, la marcia della scuola “Millecolori” contro la violenza sulle donne

di Redazione

Cesa (Caserta) – In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, nella serata del 25 novembre l’Istituto paritario “Millecolori” di Cesa ha organizzato una marcia per sensibilizzare la comunità sul tema e lanciare un messaggio di speranza per il futuro.

Il corteo, composto da insegnanti, genitori e bambini, si è snodato per le strade del paese, con gli allievi che portavano in mano immagini di donne vittime di femminicidio, come Giulia Cecchettin e Giulia Tramontano, a simboleggiare l’importanza di non dimenticare. Una volta giunto in piazza De Michele, il corteo ha vissuto momenti di forte impatto emotivo: gli allievi hanno deposto un mazzo di rose sulla panchina rossa dedicata alle donne vittime di violenza e delle scarpe rosse sul sagrato della chiesa dove sono stati anche affissi dei cartelli con frasi dedicate alle vittime e slogan contro la violenza. A conclusione della marcia, è stata proposta una toccante rappresentazione artistica sulle note di “Combattente” di Fiorella Mannoia.

Alla manifestazione hanno partecipato figure di rilievo della comunità, tra cui il parroco di Cesa, don Peppino Schiavone, l’assessore Gina Migliaccio, l’avvocato Vagliviello e i membri dell’Azione Cattolica, che hanno condiviso pensieri e riflessioni con interventi profondamente significativi.

A guidare l’iniziativa è stata la dirigente dell’Istituto, Maria Cammisa, le cui parole hanno emozionato i presenti: “Tutte noi, dalla più piccola alla più grande, dovremmo fermarci un attimo, guardare nel nostro cuore, libere da preoccupazioni e porci una domanda: ma vale la pena sentirsi così?”. Cammisa ha poi sottolineato l’importanza di educare le nuove generazioni al rispetto e all’amore, aggiungendo: “Il mio team è tutto al femminile: donne forti, intraprendenti, sensibili, determinate, ma soprattutto degne di vivere una vita a cinque stelle. Solo al pensiero che una di loro possa sentirsi anche minimamente sbagliata mi si gela il sangue. Ed è per questo che sto cercando di educare i miei figli ad essere uomini migliori, capaci di amare e rispettare”. La dirigente ha esortato: “Parlate, piangete, ma di gioia per esservi liberate da questo peso. Rivolgetevi alle associazioni, proteggetevi e, soprattutto, amatevi”.

L’iniziativa dell’Istituto “Millecolori” ha rappresentato un momento toccante e commovente, dimostrando quanto sia cruciale educare al rispetto e all’amore fin dalla tenera età. Un contributo significativo per un futuro libero dalla violenza e più orientato alla solidarietà. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA, IN ALTO IL VIDEO

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