Mondragone (Caserta) – Beni per un valore complessivo di circa 500mila euro sono stati confiscati dalla Direzione investigativa antimafia a una persona condannata in quanto ritenuta affiliata al clan La Torre di Mondragone.
Si tratta di Gennaro Sorrentino, secondo quanto emerso dalle indagini “esattore” del gruppo camorristico del litorale domizio, al quale venivano versate le estorsioni da parte degli amministratori di fatto della società di gestione rifiuti “Eco 4”.
Il provvedimento, frutto di una proposta avanzata dal direttore della Dia, è stato emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dopo ulteriori approfondimenti investigativi eseguiti su incarico della Direzione distrettuale antimafia, grazie ai quali è stato possibile individuare tre immobili, intestati alla figlia ed al genero del destinatario della confisca di un valore sproporzionato rispetto al suo reddito.
La confisca, spiega la Dia in una nota, “si inserisce nell’ambito delle attività Istituzionali finalizzate all’aggressione dei patrimoni illecitamente acquisiti e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali di tipo mafioso, agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale”.