GRICIGNANO. Tornano a spirare venti di crisi nella maggioranza consiliare. I due assessori Giuseppe Barbato (lavori pubblici) e Andrea DAngelo (sport, spettacolo, cultura) hanno rimesso le deleghe nelle mani del loro partito, il Pd.
I motivi che hanno indotto i due esponenti della giunta a tale decisione riguardano il cambio di guardia avvenuto ai vertici dellarea Lavori Pubblici e Ambiente del Comune di Gricignano. Nei giorni scorsi, infatti, il sindaco facente funzioni, Francescantonio Russo (che per il mese di giugno sostituisce il primo cittadino Andrea Lettieri, assentatosi per motivi personali) ha revocato lincarico allingegner Domenico Raimo. Al suo posto è arrivata una vecchia conoscenza dellufficio tecnico gricignanese, lingegner Gennaro Pitocchi, già dirigente negli anni 90. Un provvedimento che, spiegava Russo, deriva dal rapporto di fiducia venuto meno tra il tecnico e lamministrazione comunale.
Ma per Barbato e DAngelo si è creata una situazione grave, inaccettabile e altamente scorretta. Già nella serata di giovedì cera stata una focosa riunione di maggioranza, a cui è seguito lincontro, venerdì sera, nella sede del Pd di Piazza Municipio. A sorpresa è giunto anche il sindaco Lettieri. Alla presenza, oltre che dei due assessori, del presidente del Consiglio comunale Giovanni Di Foggia, dellaltro assessore del Pd Francesco Di Luise, del capogruppo Carmine Froncillo, del consigliere Tonino Guida e del gruppo dirigente del partito, con in testa il coordinatore Attilio Guida, il vice coordinatore Vincenzo Viglione e il presidente Nicola Verde, il sindaco ha ribadito le motivazioni già riferite dal suo vice Russo per ciò che concerne lavvicendamento nellarea tecnica.
Giuseppe Barbato ha quindi consegnato una comunicazione con cui ha rimesso la sua delega ai lavori pubblici nelle mani dei dirigenti del partito. Scrivo in relazione agli ultimi incresciosi episodi accaduti in seno allesecutivo, che hanno visto protagonista il sindaco facente funzioni, il quale, con un atto di revoca ha rimosso dal proprio incarico il tecnico responsabile dei Lavori pubblici, nominandone contestualmente un altro, sicuramente di sua fiducia, senza minimamente avvertire né consultare il sottoscritto, assessore ai Lavori pubblici in carica, come le più elementari norme di etica politica vorrebbero. Lasciando da parte, per il momento, le motivazioni addotte dal sindaco facente funzioni, ritengono tale atto politicamente grave ed inaccettabile, nonché altamente scorretto sia nei miei riguardi, in quanto assessore in carica ai Lavori pubblici, che nei confronti del partito a cui appartengo. Pertanto, alla luce di tali fatti, sentitomi con il mio capogruppo consiliare, rimetto formalmente la delega ai Lavori pubblici nelle mani del presidente e del coordinatore del mio partito come atto dovuto, restando in attesa di loro decisioni in merito. Questo il testo integrale della comunicazione di Barbato, a cui è seguita quella, verbale, di Andrea DAngelo, anchegli sulla stessa lunghezza donda del collega.
Spetta ora al Pd, quindi, cercare di sbrogliare la matassa. Il partito certamente respingerà le dimissioni ma ciò appare un elemento relativo poiché resta la rottura tra i due assessori e il resto della maggioranza. In realtà, nella stessa maggioranza si registrano contrasti che coinvolgono anche qualche altro consigliere e non è escluso, quindi, che a breve termine possano cambiare gli assetti in giunta e, addirittura, in Consiglio comunale, creando nuovi scenari anche in vista delle elezioni amministrative previste per il 2011, salvo sorprese.