GRICIGNANO. Le deleghe consegnate nelle mani dei dirigenti del Partito Democratico dai due assessori Giuseppe Barbato (lavori pubblici) e Andrea DAngelo (sport, cultura, spettacolo) hanno praticamente riaperto la verifica amministrativa …
… avviata nel gennaio scorso dal sindaco Andrea Lettieri ma che poco dopo era caduta nel dimenticatoio. E invece oggi si scopre che il primo cittadino era in possesso, già da tempo, delle dimissioni dei sei assessori della sua giunta: i tre del Pd Barbato, DAngelo e Francesco Di Luise, i due Udc Francescantonio Russo e Giacomo Di Ronza, e lindipendente Giuseppe Buonanno. Atti che dovevano rappresentare il prologo del ricambio allinterno dellesecutivo e del conseguente rilancio dellazione amministrativa.
Dunque, liniziativa di protesta degli assessori Barbato e DAngelo, alla fine, è risultata di poco valore rispetto alle carte che il sindaco Lettieri, martedì sera, ha sventolato nel corso della riunione del Partito Democratico.
Giuseppe Barbato |
Andrea D’Angelo |
I due assessori hanno di nuovo ribadito il motivo per cui hanno rimesso le deleghe: la revoca dellincarico al dirigente dellarea Lavori Pubblici, ingegner Domenico Raimo, da parte del sindaco facente funzioni Francescantonio Russo (che sostituisce Lettieri per tutto il mese di giugno), giustificata dal fatto che era venuta meno la fiducia tra lamministrazione e il tecnico. Da qui la decisione di Barbato di rimettere la delega ai lavori pubblici (in quanto scriveva in un documento consegnato ai dirigenti del suo partito non sono stato avvisato del provvedimento pur essendo lassessore al ramo), a cui è seguita quella, di solidarietà, del collega DAngelo.
Da parte sua, così come era successo in una precedente riunione, Lettieri ha confermato la stessa giustificazione fornita dal suo vice Russo, anzi, sottolineando che la fiducia è ormai venuta meno anche nei confronti degli stessi due assessori, ha annunciato per fine giugno la chiusura della verifica e la nomina della nuova giunta.
Carmine Froncillo |
Tonino Guida |
Ma non è finita. Anche il Pd ha deciso di rinnovarsi: durante la stessa serata, infatti, 7 componenti su 11 del direttivo (tra cui alcuni dei famosi giovani laureati che dovevano dare la svolta alla sezione ma che invece mai si sono visti in un anno e più di incarico) hanno rassegnato le dimissioni. In carica sono rimasti soltanto cinque dirigenti (il coordinatore Attilio Guida, il vice Vincenzo Viglione, il presidente Nicola Verde, Salvatore Carbisiero e Giovanni Fiorillo) che dovranno traghettare il partito verso il congresso di ottobre. Nel frattempo, avranno un compito forse più arduo: presentare al sindaco Lettieri la rosa dei tre assessori del Pd che faranno parte della nuova giunta. E qui potrebbero entrare in scena Tonino Guida e lattuale capogruppo Carmine Froncillo, ma anche il giovane vice coordinatore Viglione.
Giovedì sera, inoltre, si riuniranno Pd e Udc per discutere della crisi. Un incontro chiesto dallo scudocrociato, che ha ritenuto le parole espresse dagli assessori Barbato e DAngelo (Grave, inaccettabile e altamente scorretto, riferendosi alla revoca dellingegner Raimo) un vero e proprio attacco alla figura del vicesindaco Russo. LUdc, che ha invitato allincontro anche il sindaco, ha lanciato un appello anche alle altre forze della maggioranza (Udeur e società civile) a prendere posizione in merito alla crisi politica in atto.
“Il Corriere di Caserta” (25.06.09)