Il Pd casertano sfida De Luca ed esclude presidente del Consiglio della Campania Oliviero dal tesseramento

di Redazione

Il cammino che ha portato alla certificazione del tesseramento 2023 del Partito Democratico in provincia di Caserta, avviata dopo il commissariamento della federazione nell’aprile dello scorso anno per il caso delle “tessere gonfiate”, si è concluso con una sorpresa non da poco. Tra i 4.068 iscritti non compaiono, infatti, nomi illustri come Gennaro Oliviero, presidente del Consiglio Regionale della Campania, i suoi concittadini di Sessa Aurunca Silvio Sasso, ex sindaco, e Massimo Schiavone, già candidato alle Europee, Vito Marotta, sindaco di San Nicola la Strada, Fabio Civitillo e Agostino Navarra, rispettivamente presidente del Consiglio e assessore di Piedimonte Matese, Antonietta Nacca e Fabio Cipro, vicesindaco e assessore di Macerata Campania, e Davide Guida, ex sindaco di Arienzo.

La decisione è arrivata il primo dicembre, quando la commissione per il tesseramento, presieduta dalla senatrice Susanna Camusso, ha escluso ben nove richieste, accusate di violare il Codice etico e lo Statuto del partito, in particolare le regole di comportamento degli iscritti, come non essere candidati in altre liste e garantire il sostegno ai candidati o agli eletti della lista di partito, escludendo la possibilità di sostenere liste contrapposte a quelle del Pd.

Oliviero, che ha scelto il silenzio ma sembra non escludere l’ipotesi del ricorso, è un fedelissimo del governatore Vincenzo De Luca e della sua rielezione, per la terza volta, alla guida della Regione. Una vicenda che finirà sicuramente per alimentare le tensioni esistenti proprio tra De Luca e il Pd di Elly Schlein che non ha digerito il provvedimento adottato dal Consiglio regionale per consentire il terzo mandato al presidente uscente.

Da parte sua, in una nota, la senatrice Camusso ha ricordato che “nel mese di marzo si è tenuta a Caserta una sessione straordinaria di tesseramento. Ha rappresentato una scelta di ricostruzione del partito dopo una lunga e difficile stagione che aveva comportato anche il non svolgimento del congresso. Molto si è fatto – continua la commissaria – per proseguire nell’azione di rilancio del partito, molto c’è da fare. La certificazione era molto attesa dagli iscritti nella provincia, anche per dare corso ad una nuova stagione di partecipazione. Il percorso di certificazione si è prolungato anche per le numerose scadenze elettorali e non solo di questo anno”.

Ora si apre il tesseramento 2024 “con le modalità previste dal regolamento nazionale”, fa sapere la senatrice, riferendo che per i congressi bisognerà ancora attendere, visto che “per norma di regolamento del congresso ci deve essere un tesseramento allineato”. Ma questo non vuol dire che la vita del partito sia ancora ora bloccata. Camusso, infatti, assicura che “ai garanti del tesseramento 2023 verrà consegnata l’anagrafe del rispettivo comune e, sulla base delle anagrafi ed in accordo con la commissaria provinciale, sarà possibile convocare assemblee degli iscritti per fare un punto e ragionare sulla attività”.

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