GRICIGNANO. Il tribunale di Brescia ha prosciolto lagente di polizia Luigi Munno, di Gricignano, arrestato nel 2007 assieme ad altri quattro colleghi.
Le accuse, a vario titolo, erano di rapine, estorsioni e alterazione di verbali ai danni di alcuni piccoli spacciatori dellarea bresciana. I poliziotti prima erano finiti agli arresti domiciliari e poi erano stati sospesi dal servizio. Allorigine dellinchiesta le testimonianze di alcuni maghrebini che avevano raccontato di essere stati costretti da uomini con la divisa blu a consegnare le dosi e i telefoni cellulari.
Assieme a Munno, vennero arrestati lispettore Fabio Fappani, Manuel Brivio, Nicola Rossi e Claudio Carretta, tutti a quel tempo in forza alla Squadra Volante di Brescia. I primi due, che avevano scelto la formula del rito abbreviato, lo scorso autunno sono stati condannati: Fappani a cinque anni e quattro mesi per peculato e abuso dufficio; mentre un anno e sei mesi con la condizionale al collega Brivio, che però è morto suicida. Gli altri tre hanno optato per il dibattimento.
Molti loro colleghi si erano dichiarati sorpresi il giorno dellarresto dal momento che non avevano mai nutrito nessun dubbio sul loro comportamento. Munno, durante gli anni di servizio, ha ricevuto una medaglia di bronzo al valor civile, un encomio solenne, due lodi e i compiacimenti del questore di Brescia.
Intanto, il poliziotto gricignanese ha formulato la richiesta di riammissione in servizio, che dovrebbe riprendere già da settembre.