Biodigestore Gricignano, discussione in Consiglio Regionale: “Provincia può dichiarare zona satura”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – La Provincia di Caserta può dichiarare “satura” da impianti di trattamento rifiuti la zona industriale di Aversa Nord. E’ quanto emerso nel corso dell’ultima seduta del Consiglio regionale che ha visto il vicepresidente della Regione e assessore all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, rispondere ad un’interrogazione del consigliere Alfonso Piscitelli, nata da un’iniziativa della consigliera comunale di Gricignano, Lena Licciardiello, in merito alla vicenda del biodigestore che la società “Edison Next Environmen” chiede realizzare nell’area industriale gricignanese. Un’eventualità al momento scongiurata dopo il nuovo “no” dell’Asi Caserta all’assegnazione del terreno alla Edison in virtù dell’impatto sociale ed economico negativo che l’impianto potrebbe produrre sul territorio.

Piscitelli, ringraziando la consigliera Licciardiello per il dossier fornitogli sul caso, ha ricordato che il progetto del biodigestore, inizialmente proposto dalla “Ambyenta Campania Spa” e poi passato alla “Edison Next Environmen”, ha incontrato un’ampia opposizione da parte dell’amministrazione comunale di Gricignano, dei comuni limitrofi e della cittadinanza. Ha inoltre sottolineato il diniego espresso dal consorzio Asi Caserta per l’assegnazione dell’area e i pareri negativi emersi in diverse conferenze di servizi, motivati da criticità ambientali, rischi di incendio e deflagrazione, e l’impatto negativo sul tessuto socio-economico locale. Tuttavia, il Consiglio di Stato ha ritenuto che il consorzio Asi non avesse sufficientemente motivato il proprio rifiuto, aprendo la strada a un possibile commissariamento. Ma nella nuova conferenza di servizi l’Asi ha di nuovo negato l’assegnazione, ribadendo che il progetto non risponde all’attuale pianificazione regionale (Prgu) e alla connessa pianificazione d’ambito per la gestione integrata dei rifiuti urbani della Provincia di Caserta che non contemplano interventi di realizzazione di impianti nelle aree in questione.

Nella sua risposta, Bonavitacola ha chiarito che il progetto non è stato promosso dalla Regione Campania, ma è un’iniziativa privata. La Regione, ha spiegato, “ha il compito di valutare il progetto in modo tecnico e asettico, senza interferenze politiche”. E ha ribadito che “il parere negativo del consorzio Asi equivale a un atto abilitante, necessario per l’insediamento dell’impianto in area industriale, e che l’esito delle conferenze di servizi è stato sfavorevole proprio per la mancanza di questo titolo”.

Sul tema della saturazione della zona industriale di Aversa Nord, Bonavitacola ha evidenziato che la competenza di dichiarare un’area “satura” da impianti ad alto impatto ambientale “spetta alle Province”, come previsto dal Codice dell’Ambiente. Ha citato l’esempio della Provincia di Salerno, che ha già adottato una simile decisione per i comuni di Battipaglia ed Eboli, sottolineando che un’analoga valutazione potrebbe essere fatta dalla Provincia di Caserta per Aversa Nord, ma richiede studi e monitoraggi accurati. Il vicepresidente ha infine ribadito l’importanza di incrementare la capacità di trattamento dei rifiuti organici in Campania per ridurre i costi di smaltimento fuori regione, ma sempre attraverso una pianificazione concertata con le amministrazioni locali. IN ALTO IL VIDEO

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