Aversa, pista di atletica: prosegue l’ormai ventennale “telenovela”

di Francesco di Biase

Aversa (Caserta) – Sorte avversa, dovuta in parte ad influenze “soprannaturali”, o negligenza e mancata volontà politica, non lo sappiamo. Fatto sta che la pista di atletica che doveva sorgere ad Aversa, al confine con Carinaro, nell’ex campo profughi, in un’area demaniale ottenuta in concessione gratuita grazie all’impegno e alla costanza dell’ex parlamentare Paolo Santulli, resta, per i cittadini e i tanti giovani atleti, solo una chimera.

Un progetto, ricordiamo, che nasce da lontano, da quando, pur mancando una struttura adeguata per gli allenamenti, l’Atletica Aversa, divenuta poi Atletica Agro Aversano, collezionava titoli su titoli, nazionali ed internazionali con il compianto presidente Vittorio Savino, figura di spicco dell’atletica leggera regionale. “E’ dal 2003 che sto combattendo, nonostante i finanziamenti che ho procurato e più volte salvati. Per non parlare del suolo che ho fatto regalare dal Demanio al Comune di Aversa, circa 50mila metri di spazio utilizzabile”, racconta Paolo Santulli. “C’è poco da dire o da aggiungere – continua l’ex parlamentare – a quanto è già stato detto o fatto. È tutto fermo. Ho incontrato più volte il sindaco ed il nuovo dirigente ai lavori pubblici. Sul piano formale e della volontà sono convinti di iniziare la bonifica dell’area, sul piano sostanziale devono cercare la copertura finanziaria che riguarda una somma che oscilla tra i duecentomila e quattrocentomila euro. Dal Palazzo assicurano dunque che la cosa si farà, serve però l’approvazione del bilancio. Purtroppo, negli anni, è sempre mancata la volontà politica per completare quest’opera. Si è sempre parlato di dispetti, invidie e gelosie e, a questo punto e visti gli anni trascorsi, probabilmente è così. A pagare – conclude Santulli – sono sempre e solo i cittadini, soprattutto i giovani, è un peccato perché ad Aversa ci sono pochi impianti sportivi”.

Quella della pista di atletica è una “telenovela” che va avanti da circa vent’anni. Quando tutto sembrava finalmente pronto per l’inizio dei lavori, ci fu un inaspettata battuta d’arresto a causa del rinvenimento di rifiuti sversati ad opera di ignoti. La ditta aggiudicataria dei lavori, infatti, nelle normali operazioni di pulizia del sito da rovi e sterpaglie, si era imbattuta in ciarpame e scarti di diversa natura interrati a macchia di leopardo nell’area in questione, tra i quali spiccavano, visibili, pneumatici e sacchetti in plastica. Operazioni consequenziali al via libera dei lavori, dello scorso 29 marzo di due anni fa, per la realizzazione dell’impianto a otto corsie che, vista la conformazione, rappresenterà, una volta realizzata, uno degli impianti più importanti della nostra regione.

Per la cronaca, subito dopo il rinvenimento dei rifiuti nel sito, l’allora assessore all’Ambiente del Comune di Aversa, Elena Caterino, si era subito attivata avviando un’interlocuzione con l’Arpac e con la Sma Campania per la loro rimozione ma, causa problemi tecnici interni all’azienda, non si era potuto dare il via ai lavori di bonifica. Nel maggio del 2023 poi furono reperite le somme necessarie per la codifica e classificazione dei rifiuti e fu indetta apposita gara. Da allora non sono stati fatti passi in avanti per una vicenda che ha dell’incredibile e che riguarda un progetto già finanziato per un importo, al netto delle somme già perse per decorrenza dei termini, che ammonta a circa 1 milione e mezzo di euro. Noi continueremo a sperare, a parlarne e soprattutto a scrivere nella speranza che un giorno, non troppo lontano, i nostri atleti possano correre ed allenarsi in una struttura che renda il giusto merito alla nostra realtà sportiva.

Nella foto, da sin. Santulli e Savino

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