Napoli – Una mattinata dedicata ai pazienti affetti da psoriasi quella in programma sabato 14 dicembre, dalle ore 10 alle 13, all’Ospedale del Mare di Napoli, nell’Aula D – Palazzina Direzionale. L’incontro, promosso da “La Scuola della Psoriasi” col patrocinio di Regione Campania e Asl Napoli 1 Centro, ha come responsabile scientifico il dottor Raffaele Mozzillo, primario di Dermatologia dell’Ospedale del Mare.
Il programma – Si comincerà con i saluti delle autorità e del dottor Mozzillo, seguiti dagli interventi dei relatori Fabio Ayala, Nicola Balato, Ornella De Pità (“La parola alla Scuola”), Orlando Zagaria (“La malattia psoriasica”), Angelo Ruggiero (“Terapia topica”), Paola Colasanti (“Le nuove terapie”), per concludersi con una tavola rotonda durante la quale sarà data la parola ai pazienti.
La Scuola della Psoriasi – Nel 2024 la Scuola della Psoriasi, oltre all’attività di organizzazione del Congresso Nazionale e di altri eventi su tutto il territorio italiano rivolti ai migliori specialisti del settore, ha programmato diversi incontri rivolti esclusivamente ai pazienti affetti da psoriasi al fine di fornire risposte qualificate ed utili alla gestione della patologia. All’interno degli incontri sono presentate le terapie tradizionali e quelle innovative, oltre a consigli per la gestione della patologia nel quotidiano. Dopo i primi due incontri tenutisi a Bari e Roma, quello del 14 dicembre a Napoli sarà il terzo appuntamento.
Cos’è la Psoriasi? – La Psoriasi è una malattia infiammatoria della pelle a patogenesi immunomediata e andamento cronico-recidivante che colpisce 125 milioni di persone nel mondo e circa 2,5 milioni in Italia (prevalenza 3-4%). La maggior parte di queste soffre della forma più comune, la psoriasi a placche lieve/moderata, mentre circa il 20% è colpito da una forma grave. Si manifesta con placche eritemato-desquamative localizzate su diverse superfici del corpo dalle pieghe cutanee alle zone palmo plantari, dal cuoio capelluto al volto, dalle unghie alle mucose e che possono apparire in qualsiasi periodo della vita, in entrambe i sessi. Nel 30% dei pazienti ha carattere familiare e oramai molte evidenze la indicano come malattia sistemica con diverse comorbilità: artropatia, malattie infiammatorie croniche intestinali, malattie metaboliche e cardiovascolari, disordini psichiatrici, solo per citarne alcune.
L’impatto sulla qualità della vita – Pertanto è facile comprendere come questo quadro di comorbilità abbinato al peso dei sintomi ed alle implicazioni psicologiche per dover convivere con una malattia molto visibile e in alcuni casi deturpante, abbiano un impatto molto rilevante sulla vita, sulla sua qualità, sugli aspetti sociali dei pazienti e delle loro famiglie. Alcuni fattori poi possono incidere sulla progressione della malattia e ridurre l’efficacia delle terapie come fumo, consumo di alcolici, sovrappeso, sindrome metabolica, depressione e quindi vanno corretti.
Terapie e cure – Intervenire rapidamente e con una terapia che mantenga la sua efficacia nel tempo è dunque un obiettivo fondamentale per il paziente. Sullo sviluppo di queste conoscenze fisiopatologiche, la ricerca ha già messo a disposizione diversi efficaci strumenti di cura, ma vi sono ancora molti bisogni insoddisfatti a cui l’innovazione potrebbe fornire risposta. Questi incontri rivolti agli specialisti ma soprattutto ai pazienti sono organizzati allo scopo di condividere le azioni che potrebbero garantire vita nuova per i pazienti, attraverso l’innovazione ma anche la consapevolezza dello stato di malattia, del suo percorso clinico e di quanto già è stato messo in atto.