Ucraina, Putin: “Pronto a negoziati e a incontrare Trump”. Zelensky: “Crimea e Donbass impossibili da riprendere”

di Redazione

“Sono pronto a parlare e incontrare Trump. Se mai avremo un incontro con il neo eletto presidente, sono sicuro che avremo qualcosa di cui parlare”. Così il presidente Vladimir Putin nella sua conferenza stampa di fine anno. La situazione nel conflitto in Ucraina sta cambiando “drasticamente” e la Russia si avvicina al raggiungimento dei suoi “obiettivi prioritari”, ha detto Putin, che ha aggiunto: “Noi siamo pronti a negoziati, ma abbiamo bisogno che gli ucraini siano pronti a negoziati e a compromessi” per mettere fine al conflitto aggiungendo che “la politica è l’arte del compromesso e i negoziati sono un compromesso”, solo, ha continuato, che dall’altra parte hanno rifiutato di negoziare.

Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, intanto, commenta le parole di Zelensky, il quale ha detto ieri che l’Ucraina non riuscirà a riprendersi la Crimea e il Donbass: “Il primo duro monito sull’impossibilita fisica di reggere un confronto a lungo termine lo ha lanciato l’Italia, lo ha lanciato il sottoscritto. Sono stato il primo a dire che c’è un problema di persone e che le guerre non si vincono con la ragione, col diritto e con l’anima, ma purtroppo si vincono anche col numero di persone che le combattono e quando il confronto è tra due Paesi che hanno bacini diversi alla fine arrivi ad avere il problema di cui ha parlato Zelensky”. “Questo problema – ha aggiunto Crosetto – l’ho posto alla Nato e all’Ue un anno fa ed è da allora che noi stiamo lavorando per la pace. Già con la missione di Zuppi eravamo convinti che dovevamo costruire le condizioni di una pace seria ed è quello che faremo”.

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