Un bambino di 10 anni è morto ieri pomeriggio dopo essere stato investito da un’auto a Nola, nel Napoletano, nei pressi del passaggio a livello di via Francesco Napolitano, vicino alla stazione della Circumvesuviana.
Il piccolo, di origine polacca ma residente in Islanda, si trovava in vacanza a Nola con i genitori e la sorellina di 13 anni, in visita ad alcuni parenti. Secondo le prime ricostruzioni, intorno alle 14 del giorno di Santo Stefano, una donna alla guida di un’auto avrebbe accelerato all’approssimarsi della chiusura del passaggio a livello, investendo il bambino che stava attraversando la strada con i suoi familiari. L’automobilista si è immediatamente fermata per prestare soccorso, trasportando il bambino all’ospedale Santa Maria della Pietà. Purtroppo, per il piccolo non c’è stato nulla da fare e i medici hanno potuto solo constatarne il decesso, avvenuto per schiacciamento.
Sulla vicenda indagano la Polizia Locale e la Polizia di Stato, che stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. La donna alla guida dell’auto è stata sottoposta ad alcoltest e test tossicologici, risultando negativa. La Procura di Nola ha aperto un’indagine per omicidio stradale e disposto l’autopsia sul corpo del bambino. La salma è stata poi restituita ai familiari.
A raccontare il drammatico episodio è stato Umberto De Gregorio, presidente dell’Eav: “Secondo le prime ricostruzioni, un’auto è passata accelerando appena le barriere hanno iniziato ad abbassarsi. Poi, superato il passaggio a livello, l’auto ha investito un bambino, sull’altro lato della strada. Il bambino di circa 10 anni è finito con la testa sotto la ruota. Alla guida dell’auto c’era una donna che ha caricato il bambino sulla propria auto nel tentativo disperato di salvarlo ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Le immagini delle telecamere sono all’esame delle autorità. Una tragedia, non ci sono parole”. Sono tantissimi in Italia gli incidenti mortali sui passaggi a livello, sottolinea De Gregorio, spiegando che “Rete ferroviaria italiana punta all’eliminazione totale dei passaggi a livello sulla propria rete. Anche Eav, nel suo piccolo, elimina tutti i passaggi a livello appena possibile. Non è una scelta ma un obbligo per le norme sulla sicurezza ferroviaria”.