Aversa, il neo commendatore Maurizio Pollini: “Fare del bene ti fa stare bene e il bene ritorna sempre indietro”

di Antonio Taglialatela

Aversa (Caserta) – Regna ancora grande emozione nell’animo di Maurizio Pollini, imprenditore e rappresentante sindacale dei commercianti, che ha ricevuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’onorificenza di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. La cerimonia si è svolta in Prefettura a Caserta, alla presenza della prefetta Lucia Volpe, del sindaco di Aversa, Francesco Matacena, e di numerose autorità civili e militari.

Pollini, figura di spicco nel panorama imprenditoriale e sindacale casertano, ha ricoperto per due mandati la carica di vicepresidente della Camera di Commercio. Il suo impegno costante a favore della legalità e del sostegno alle fasce più deboli lo ha visto protagonista in prima linea come presidente dell’Ambulatorio Antiusura e Antiracket. Visibilmente commosso durante la cerimonia, Pollini ha espresso la sua gratitudine per il prestigioso riconoscimento, sottolineando come questo rappresenti non un traguardo, ma un incentivo a proseguire il suo impegno a favore della comunità.

“Se qualcuno avesse profetizzato per me il titolo di Commendatore gli avrei dato del folle”, ha dichiarato Pollini. “Perché non avrei, neanche lontanamente, immaginato che una persona di estrazione umile, quale sono, avrebbe potuto raggiungere un simile traguardo”. Pollini ha poi attribuito il merito di questo importante riconoscimento ai valori che hanno guidato la sua vita, “valori forti quali l’onestà, l’umiltà, la disponibilità, il sacrificio e la condivisione, oltre alla solidarietà e all’educazione che proprio i miei genitori mi hanno inculcato e che ho cercato e cerco di trasmettere a chi mi è vicino e, in primis, ai miei figli e ai miei nipoti”. “Un motto che ha sempre segnato la mia vita è: ‘Fare del bene ti fa stare bene e il bene ti ritorna sempre'”, ha continuato l’imprenditore. “Ebbene, credo che il mio costante impegno nell’aiutare gli altri, nel sostenere gli ultimi e nel ‘fare del bene’ sia il vero motivo per il quale ho ricevuto questo enorme riconoscimento”.

Pollini ha poi sottolineato l’importanza del lavoro di squadra e della collaborazione, evidenziando come nella sua vita abbia potuto contare su una vera e propria “famiglia allargata”. “Altra mia ferma convinzione è che facendo squadra si possono raggiungere traguardi insperati e che possono sembrare inarrivabili”, ha affermato. “Ma io sono stato fortunato e più che una squadra ho potuto contare su una ‘famiglia allargata’ che comprende oltre ai miei familiari: mia moglie Anna, donna di grande intelligenza ed al tempo stesso di grande semplicità che mi è stata sempre accanto anche nei momenti più bui e difficili – che non sono mancati – e i tre figli che lei mi ha regalato: Giovanna, Maria Grazia e Vincenzo, tre giovani d’oro che mi hanno dato grandi soddisfazioni la gioia di avere, finora, cinque nipoti stupendi”.

Nel suo discorso, Pollini ha voluto ringraziare anche le realtà che hanno contribuito alla sua crescita personale e professionale, come Confesercenti e la Camera di Commercio. “Altri componenti che sono stati fondamentali per la mia crescita personale e professionale”, ha spiegato, “mi riferisco a Confesercenti, dove ho cominciato a muovere i primi passi nel settore della rappresentanza sindacale dei commercianti ed ho trovato persone stupende come Pasquale Giglio e Vincenzo Schiavo con i quali abbiamo portato avanti tante battaglie a favore delle piccole e medie imprese, e alla Camera di Commercio dove ho conosciuto tante persone e in particolare il caro amico Tommaso De Simone, due vere ‘famiglie’ in cui sono cresciuto e nelle quali ho trovato dei veri ‘fratelli'”. Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche ad “autorevoli rappresentanti dello Stato come il Prefetto Raffaele Ruberto, che ha rafforzato in me i valori della legalità e del rispetto delle regole, il Prefetto Giuseppe Castaldo, una persona eccezionale con forti valori che sono alla base del vivere quotidiano e ancora Michele Lastella e Biagio Del Prete“.

Non è mancato un riferimento al ruolo fondamentale della Chiesa nel suo percorso: “Anche la Chiesa ha fatto parte e fa parte della mia famiglia ‘allargata’. Tanti coloro che mi hanno accompagnato nel lungo percorso della mia vita. Tra questi, il Vescovo Angelo Spinillo, l’Arcivescovo Emilio Nappa e il Vescovo Carlo Villano e tanti altri che mi hanno aiutato a crescere spiritualmente e culturalmente come Vincenzo Cacciapuoti, con il quale è cominciato il mio cammino nella Caritas diocesana che attualmente prosegue con l’amico Don Carmine Schiavone“.

“Un bel cammino, dunque, nella mia vita che mi ha portato a ricevere questa inaspettata onorificenza che mi ha fatto provare una grande commozione fino ad arrivare alle lacrime”, ha concluso Pollini, sottolineando, tuttavia, che “questo riconoscimento non è un punto di arrivo ma continuerò ad impegnarmi, finché ne avrò la forza, per la crescita della cultura della legalità e per il diffondere quella della solidarietà”.

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