GRICIGNANO. Sottoscritto nellaula consiliare del Comune di Aversa il documento che dà vita alla Conferenza permanente dei sindaci dellagro aversano.
Un’intesa raggiunta tra i 19 comuni di Aversa, Carinaro, Casal di Principe, Casaluce, Casapesenna, Cesa, Frignano, Gricignano, Lusciano, Orta di Atella, Parete, Sant’Arpino, San Cipriano, San Marcellino, Succivo, Teverola, Trentola Ducenta, Villa di Briano e Villa Literno.
Lorgano si legge nel documento riveste carattere di confronto e coordinamento politico attraverso lo studio e lapprofondimento delle strategie e delle procedure atte al raggiungimento di obiettivi comuni a salvaguardia delle potestà delle comunità amministrate ed a tutela delle varie forme di attività nelle quali si concretizza la autonomia degli Enti Locali che oggi sono la rappresentanza dello Stato più vicina alle comunità dei cittadini e più impegnata a garantirne le aspirazioni allefficienza dei servizi, alla soddisfazione dei legittimi interessi ed allinterpretazione, mediazione e realizzazione delle relative volontà.
CIARAMELLA: “SALVAGUARDARE IL TERRITORIO”. La conferenza commenta il sindaco di Aversa Domenico Ciaramella, che in sede di costituzione è stato anche nominato presidente – rivolge la sua attività prevalentemente verso la salvaguardia del territorio dellagro aversano esprimendo volontà politiche comuni alle varie amministrazioni attive che i sindaci rappresentano senza vincoli di mandato e senza il gravame di particolari procedure o di immediato recepimento da parte delle rispettive amministrazioni. Lattività e le competenze dei Comuni associati non subiscono limitazioni o condizionamenti istituzionali, che viceversa la Conferenza permanente ha il compito di promuovere, garantire e supportare.
DI RONZA: “NON E’ UN CARROZZONE POLITICO”. A firmare, in rappresentanza dellamministrazione di Gricignano, cera il vicesindaco Giacomo Di Ronza, che ha commentato: Questorgano, nato su proposta del sindaco di Parete Verrengia, non vuole contrapporsi ad altre Istituzioni. Tra laltro, non si tratta di un carrozzone politico come i consorzi, poiché non prevede compensi e oneri a carico degli enti aderenti. Lobiettivo è il riscatto dei comuni dellagro aversano che si sono ritrovati compatti su più fronti: emergenza rifiuti, protocollo sulla legalità e accordi di reciprocità.
“TARSU E SERVIZIO RACCOLTA DEVONO RESTARE AI COMUNI”. Tra i primi argomenti discussi dalla conferenza, quello del decreto 195/2008, attualmente in fase di conversione in Parlamento, che mira a trasferire la Tarsu (tariffa sui rifiuti solidi urbani) dai comuni alle province. I sindaci aversani si sono ritrovati concordi sul fatto che alle province deve andare solo la gestione delle discariche (successivamente alla messa in liquidazione dei consorzi di bacino), mentre Tarsu e servizio di raccolta devono restare di competenza dei rispettivi comuni, altrimenti, spiegano i sindaci con laffidamento ad un unico soggetto di tutta la gestione, si corre il rischio di ritornare in stato di emergenza.
da Tv Luna 2 |