Un’immagine iconica, intrisa di una bellezza senza tempo, capace di catturare l’essenza eterea e la forza interiore di una delle più grandi ballerine del XX secolo: Carla Fracci. A immortalarla, nel 1991, fu l’obiettivo del fotografo napoletano Augusto De Luca, celebre per il suo stile unico che fonde realismo e suggestioni metafisiche.
De Luca, classe 1955, laureato in giurisprudenza ma con una passione viscerale per la fotografia nata negli anni ’70, ha costruito la sua carriera ritraendo volti noti del mondo dello spettacolo, della cultura e dell’arte. Le sue opere, esposte in gallerie internazionali e conservate in prestigiose collezioni come quella della Biblioteca Nazionale di Parigi e del Museo de la Photographie di Charleroi, si distinguono per la precisione delle inquadrature e la capacità di cogliere le sfumature più intime dei soggetti.
L’incontro con Carla Fracci avvenne quasi per caso, durante la preparazione di un libro fotografico dedicato alle donne di Milano, mai pubblicato. “La prima della lista era lei”, ricorda De Luca, e il destino volle che la regina della danza, definita dal New York Times “prima ballerina assoluta”, si trovasse proprio a Napoli, insieme al marito Beppe Menegatti, ospite della giornalista Giuliana Gargiulo, con cui il fotografo collaborava al progetto. Fu durante una cena che De Luca le propose di posare per lui, e l’entusiasmo della Fracci rese subito possibile la realizzazione dell’idea. Con la sua sensibilità artistica, De Luca decise di ritrarla accanto a una scultura leonina, simbolo della sua determinazione e del suo segno zodiacale. “L’ho sempre considerata una guerriera”, confessa il fotografo. La location scelta fu la lussuosa dimora dell’amica Valeria Carità, a Monte di Dio, dove troneggiava l’imponente statua.
L’immagine che ne scaturì è di una bellezza struggente: Carla Fracci, delicata come una porcellana cinese, in un abito di pizzo, sembra quasi fondersi con la maestosità della scultura. “Dopo pochi scatti capii che avevo la foto giusta”, racconta De Luca. Quando ebbe modo di rivedere la Fracci a Milano, durante una sua mostra, lei osservò il ritratto e commentò: “Bella… e poi il leone è il mio segno zodiacale!”. Quell’immagine, intrisa di grazia e potenza, rimane un omaggio indelebile a una figura straordinaria, la cui arte continua a vivere in quello scatto eterno. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA (immagini per gentile concessione dell’autore)