Gricignano – 19enne operaio morto, Palumbo (Cisal): “Senza formazione e controlli continueremo a piangere vittime”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – “Questa tragedia, come le numerose altre che stiamo purtroppo affrontando, evidenzia una situazione ormai fuori controllo. La sicurezza sul lavoro è un’emergenza nazionale e deve essere affrontata come tale, con azioni concrete e immediate”. Ad affermarlo è Ferdinando Palumbo, segretario della Cisal Caserta, dopo l’ennesima morte sul lavoro avvenuta ieri nello stabilimento Frigocaserta di Gricignano di Aversa, quella del 19enne operaio napoletano Patrizio Spasiano.

Assunto da tre mesi, il ragazzo, dipendente di una ditta esterna, è rimasto intrappolato durante una fuga di ammoniaca mentre eseguiva la manutenzione di un serbatoio. Tre colleghi sono riusciti a salvarsi ma sono ricoverati per intossicazione. La perdita ha generato una emissione della sostanza in atmosfera, obbligando i sindaci del territorio ad emettere ordinanze che consigliano di tenere chiuse porte e finestre, di uscire di casa solo se strettamente necessario e di utilizzare mascherine, almeno fino alle 19 di stasera, in attesa dei rilievi delle autorità competenti.

Spasiano è il secondo operaio deceduto nell’azienda di Gricignano, specializzata nella conservazione di alimenti freschi e surgelati. Lo scorso 31 dicembre a morire fu Pompeo Mezzacapo, 39enne di Capodrise, rimasto schiacciato da un muletto. “Le norme esistono, ma troppo spesso non vengono applicate”, sottolinea Palumbo, ricordando che “senza una formazione adeguata, controlli rigorosi e investimenti seri da parte delle aziende, continueremo a piangere vittime innocenti”. “Serve uno sforzo collettivo – conclude il sindacalista – perché queste stragi silenziose scuotano finalmente le coscienze di chi ha il potere di cambiare le cose”.

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