Mondragone (Caserta) – Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha comunicato di aver avviato un’approfondita attività di controllo sull’andamento dei progetti Pinqua (alloggi di edilizia sociale per Comuni e Regioni) per verificare lo stato dell’arte visto che si tratta di progetti previsti dal Pnrr e che devono essere conclusi entro marzo 2026. Il Mit ha già riscontrato in giro per l’Italia criticità che mettono a rischio alcuni interventi, impegnando i propri uffici a chiedere nei prossimi giorni chiarimenti formali sui ritardi maturati. Alcuni interventi non riusciranno a tagliare il traguardo e quindi il ministero sarà costretto a revocare i fondi. Si profila quindi per gli “interventi a rischio” la prospettiva del definanziamento.
Il Comune di Mondragone è tra quelli che beneficiano dei progetti Pinqua. A tal proposito, l’Ambc – Associazione Mondragone Bene Comune afferma che “nel disinteresse generale, siamo stati noi a cercare di tenere alta l’attenzione anche su questa ‘partita’. Ma, come già dicevamo oltre un anno fa, l’assenza d’informazione da parte dell’Amministrazione fa restare questi progetti (come altri) nella più assoluta oscurità. Si tratta quindi di capire cosa sia successo fino ad ora per quanto riguarda i lavori di efficientamento energetico e riqualificazione architettonica e urbana degli edifici Acer a Mondragone, in via Duca degli Abruzzi e in via Bari per i quali sono stati previsti oltre 2 milioni di euro. Sappiamo che il primo ottobre 2024 l’Acer Campania ha stipulato il contratto d’appalto con la società aggiudicataria dei lavori. E sappiamo che il contratto prevede 50 giorni per la redazione e consegna della progettazione definitiva e 25 giorni per la progettazione esecutiva. E, infine, sappiamo che l’ultimazione dei lavori è stabilita in 540 giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data di consegna dei lavori. Quindi, tale tempistica, al netto dei tempi procedurali necessari e previsti dalla legge ed escludendo qualsiasi imprevisto, va già oltre il 31 marzo 2026, termine previsto dal Pnrr per l’ultimazione della misura in questione”. “Ma qualcuno dell’Amministrazione Lavanga e, in particolare, il vicesindaco delegato al Pnrr, sta seguendo l’iter di questo progetto? E, di grazia, potrebbe dare alla città qualche informazione in più?”, chiede l’Ambc, “se non altro per dare rassicurazioni che, pur sforando il termine del 31 marzo 2026, tale progetto non sarà comunque definanziato”.
Per quanto riguarda, invece, il Masterplan Domitio-Flegreo e, in particolare, l’area ex Idac Food, nota anche come “Torre di Mondragone” sulla Domitiana, Ambc commenta: “Sulla ‘nostra ‘Torre Eiffel’, vaneggiata dal ‘l’indispensabile’ in uno ‘show’ del luglio 2020, non ci resta che iniziare a stendere un velo pietoso. Lo stesso ‘indispensabile’ in quella occasione tuonò: ‘Mi vorrei dare come tempo di conclusione del Masterplan cinque anni’. Di anni ne sono passati già 4 e mezzo e l’ex fabbrica Idac Food continua a svettare tra degrado ed incuria. Ma forse voleva dire 10 anni e non 5, quando parlava dei tempi di conclusione del Masterplan. E forse è questo il vero motivo per cui si ostina a pretendere un terzo mandato. Per poter inaugurare la vaneggiata ‘nostra Torre Eiffel’”.