Bocchino scrive a Maroni: “Sciogliere il Comune di Gricignano”

di Redazione

Italo BocchinoGRICIGNANO. Italo Bocchino, vicepresidente vicario del gruppo Pdl alla Camera dei Deputati, attraverso un’interrogazione parlamentare ha chiesto al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, l’immediato scioglimento del Comune di Gricignano.

“Ho chiesto al ministro Maroni di accelerare le procedure per lo scioglimento del Comune di Gricignano, il cui sindaco, Andrea Lettieri, è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli”, afferma Bocchino. A Gricignano, ricordiamo, opera una commissione di accesso inviata dalla Prefettura nei mesi scorsi per verificare eventuali infiltrazioni delle criminalità organizzata nell’operato amministrativo.

“Con apposita interrogazione, – spiega Bocchino – ho chiesto a Maroni se non ritenga opportuno sollecitare la Commissione d’indagine nominata dalla Prefettura di Caserta, dato che tale Commissione opera in regime di proroga. Dobbiamo restituire ai cittadini di Gricignano la possibilità di vedersi rappresentati da persone degne della propria fiducia. Lo Stato deve dimostrare la propria volontà di bonificare un’amministrazione coinvolta nel malaffare della criminalità organizzata”.

LA REPLICA DEL SINDACO. “Bocchino entra a gamba tesa in una vicenda rispetto alla quale non ha alcuna conoscenza di atti e di elementi e in generale del territorio di Gricignano. Un’infelice uscita, la sua, contrassegnata da una evidente strumentalità per ottenere vantaggi elettorali a buon mercato a pochi giorni dalle elezioni”. Così il sindaco Andrea Lettieri replica all’onorevole Italo Bocchino, che ha presentato un’interrogazione per chiedere, in sostanza, lo scioglimento del Comune di Gricignano. “Bocchino – continua il sindaco – fa affermazioni che mistificano la realtà e offendono il senso di verità perché fino ad oggi nessuna contestazione è stata mossa a mio carico né a carico dell’amministrazione”.

“Rispetto all’insediamento della commissione di accesso inviata dalla Prefettura, faccio rilevare quanto sia vile e improvvida l’uscita di Bocchino perché, tramite una surrettizia invocazione del potere del ministro Maroni, rappresenta un’indebita ingerenza e un tentativo di condizionamento dell’operato dei commissari in carica, confermando di non avere alcun senso delle Istituzioni”.

“Confermo che la mia opera di amministratore è stata da sempre improntata al perseguimento dell’interesse pubblico nella più assoluta trasparenza e legalità. Posso inoltre affermare che gli amministratori che hanno seduto e siedono con me nei banchi della giunta e del consiglio comunale hanno da sempre agito nel rispetto della legge e disdegnando qualsiasi logica compromissoria con poteri criminali. Nel contempo, mi chiedo come alcuni politici abbandonino il più elementare senso del pudore e della vergogna quando ci si avvicina a tornate elettorali, misconoscendo i più elementari principi costituzionali quali quello della presunzione di non colpevolezza fino a sentenza passata in giudicato. Mi riservo, comunque, di agire nelle opportune sedi giudiziarie per tutelare l’immagine e la reputazione non solo dell’amministrazione comunale ma dell’intera comunità gricignanese”.

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