AVERSA. “Negli ultimi due anni è stata potenziata la rete del pronto soccorso del Moscati con quattro posti in più di rianimazione e quattro in più di Utic dislocati in locali separati e appositamente dedicati. …
…Il nuovo reparto di medicina d’urgenza è stato situato sullo stesso piano del pronto soccorso, poi la nuova cardiologia. Ci rendiamo conto che ci troviamo in un periodo pre-elettorale, ma da qui a dare segnali allarmistici di cattivo funzionamento della struttura ci appare quanto meno ingeneroso”. Così il direttore generale dell’Asl Ce2, Angela Ruggiero, sulla questione pronto soccorso sollevata in questi giorni sui giornali. “Naturalmente questa direzione – prosegue la Ruggiero – è sempre disponibile sia per chiarimenti che per ipotesi di miglioramento. Non abbiamo scheletri nell’armadio, lavoriamo tenendo ben presente il principio di trasparenza e condivisione del nostro operato. Quello che posso assicurare è che allo stato vi è la copertura totale e massima dei turni nelle 24 ore e stiamo garantendo elevati standard di assistenza”. Il direttore sanitario dell’Asl Ce2, Gaetano D’Onofrio, aggiunge, in merito alla situazione relativa agli ultimi giorni di aprile: “I medici che hanno assicurato la copertura dei turni al pronto soccorso sono tutti dipendenti dell’ospedale, specialisti ambulatoriali dell’area di cardiologia, medici del 118-Sires. Nel dettaglio, i medici dipendenti, come previsto dalle linee guida dell’emergenza nazionale e regionale, appartengono sia all’area medica che a quella chirurgica, nonché ai servizi di anestesia e rianimazione”. Dell’area chirurgica, così come riferisce D’Onofrio, come previsto dai Dpr 483 e 484 del 97, fa parte anche l’ortopedia. “Tra l’altro si ricorda – afferma il direttore sanitario – che tra le maggiori casistiche del pronto soccorso vi sono proprio patologie e infortuni riguardanti la branca ortopedico-traumatologica”. Per quanto riguarda poi l’impiego di medici provenienti da cliniche convenzionate, questi ultimi – viene chiarito – fanno parte della rete Sires (Servizio intensivo rianimazione emergenza sanitaria). In merito alla permanenza in servizio del primario Rosa Raucci per cinque giorni consecutivi, D’Onofrio chiarisce: “