Opposizione: “O ciuccio chiamm recchie long ‘o cavall”

di Redazione

Piazza MunicipioGRICIGNANO. “O ciuccio chiamm recchie long ‘o cavall”. Così si intitola un manifesto a firma dei consiglieri di opposizione Giuseppe Barbato, Luigi Diretto, Andrea D’Angelo, Nicola Cristiani, Andrea Moretti e Antimo Verde, in replica a quello pubblicato qualche settimana fa dalla maggioranza consiliare.

“Finalmente, dopo l’ennesima denuncia politica, siamo riusciti a far parlare, perlomeno attraverso un manifesto pubblico, questa anomala maggioranza. Addirittura ci definiscono ‘misti-ficatori’. Quando e chi abbiamo ingannato? Forse lo siamo stati quando li abbiamo ‘sgamati’ e abbiamo denunciato pubblicamente la questione del ‘Campus’? Probabilmente lo siamo stati quando abbiamo loro ricordato che stavano per perdere i finanziamenti (che poi effettivamente hanno perso per incapacità) per l’ampliamento dell’Istituto Comprensivo ‘Pascoli’? O forse lo siamo stati quando proprio sul ‘Piano Casa’ abbiamo scongiurato la distruzione del nostro territorio?

Siamo l’unico comune in Italia che ha dato questa bizzarra interpretazione della legge sul Piano Casa, partorendo ‘il Papocchio’, ovvero una delibera di Consiglio Comunale che trasforma in zona edificabile tutto il terreno agricolo del nostro territorio. Ciò non lo prevede nessuna legge né tantomeno il buon senso. Si cerca di favorire solo la conseguente distruzione del territorio senza uno straccio di progettualità e programmazione. Vi stanno imbrogliando sapendo di farlo, poiché vogliono far credere di dare a tutti la possibilità di costruire in campagna. Balle! La bolla esploderà e i Gricignanesi si ritroveranno con un mucchio di ‘speranze’ deluse.

Una anomala maggioranza ‘dormiente’ che vive di improvvisazione e di sporadicità. Loro non potevano, non possono e non sanno giustificarsi. Unico tentativo a loro rimasto è quello di cercare di offendere e calunniare. A tutte queste domande, l’attuale ‘anomala maggioranza’, (anomala poiché si regge con i voti di gente eletta nelle file della minoranza), non ha mai dato risposta, né pubblicamente né tantomeno in Consiglio Comunale.

Semmai c’è ne fosse bisogno, precisiamo che nessuno ci ha cacciato via, ce ne siamo andati. Abbiamo preso le dovute distanze quando ci siamo resi conto che si stava pesantemente deragliando dal programma elettorale, e che ‘le cose che ci dividevano erano di gran lunga superiori a quelle che ci univano’. Poi i fatti ci hanno drammaticamente dato ragione.

Andate a casa, Gricignano ha bisogno di ‘voltare pagina’, ha bisogno di gente ‘normale’, in grado di amministrare con il pensiero rivolto al bene comune per migliorare la vivibilità di tutti e non esclusivamente al proprio tenore di vita. Persone disposte ad impegnarsi e a lottare per l’inclusione sociale dei più deboli. Che non significa però limitarsi a qualche contentino sottoforma di contributo economico, cosa che offende la dignità dei meno fortunati”.

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