Ischia (Napoli) – I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal tribunale partenopeo, per un ammontare di oltre 640mila euro, nei confronti di una società attiva sull’isola di Ischia nel settore alberghiero e del suo rappresentante legale, per il reato di omessa dichiarazione.
Le indagini, coordinate dalla sezione “Reati contro la Pubblica Amministrazione” della locale Procura, sono scaturite dagli esiti di una verifica fiscale eseguita dai finanzieri della Compagnia di Ischia nei confronti della società. La struttura ricettiva, con annesso stabilimento balneare, operante in uno strategico snodo turistico nel pieno centro dell’isola e caratterizzata nel tempo da un’elevata qualità di servizi offerti e da un ingente afflusso di clientela, avrebbe improntato la propria attività ad un reiterato ricorso “al nero” mediante una contabilità ufficiale carente e frammentaria e ad un utilizzo sistematico e distorto di denaro contante per l’acquisto di beni in assenza di fatturazioni passive. I ricavi venivano occultati al Fisco con un particolare modus operandi.
La contabilità “in nero” era custodita in un personal computer, celata in un file di backup. Lo stesso, abilmente scoperto dai militari con modalità forense, opportunamente ripristinato nel programma di gestione, ha fatto emergere gli effettivi incassi non contabilizzati. La frode, dunque, sarebbe stata perpetrata mediante l’occultamento dei corrispettivi incassati ma non registrati attraverso l’utilizzo del gestionale aziendale, con il quale si è potuto procedere ad una ricostruzione puntuale della realtà economica e finanziaria del soggetto giuridico.
Il quadro indiziario, ritenuto idoneo a sorreggere la configurazione delle condotte delittuose e gli elementi di prova raccolti e trasmessi alla Procura, ha permesso di richiedere e ottenere il sequestro preventivo emesso nella forma diretta e “per equivalente” fino a concorrenza della somma evasa. Pertanto, sono state cautelate disponibilità finanziarie in capo all’indagato nonché quote sociali ed unità immobiliari in provincia di Napoli. IN ALTO IL VIDEO