Napoli, aperti al pubblico i “Tesori di San Nicola a Pistaso”

di Redazione

Napoli – Riaperta dopo circa ottanta anni, la chiesa di San Nicola a Pistaso; un gioiello dell’architettura barocca napoletana, in via San Biagio dei Librai, che dallo mese di marzo 2024 è già stata visitata da decine di migliaia di persone; residenti e commercianti del quartiere che ne attendevano con ansia la riapertura ma anche dai grandi flussi turistici che per mesi, ininterrottamente, hanno affollato il centro storico di Napoli.

L’edificio, d’impianto medievale ad uso civile perché ospitò uno dei Sedili “minori”, quello dei Pistasi, successivamente divenne una chiesa dedicata a San Nicola, fu ricostruita nel 1660 e restaurata nel 1755; nel 1821 fu concessa all’Arciconfraternita di San Michele Arcangelo a Pistasi, del ceto dei facchini e dei sediari che la detenne fino agli anni ’60 del secolo scorso. La chiesa fu poi abbandonata e solo da pochi anni, è stata concessa in comodato d’uso all’Associazione “Miracolo dei Borbone” che la condivide, ai fini di una sua valorizzazione, con l’associazione “I Sedili di Napoli” (ente di promozione sociale).

Nella chiesa è stata finalmente aperta al pubblico l’esposizione dei “Tesori di San Nicola a Pistaso” ovvero arredi sacri ed opere d’arte recuperati. Tra gli altri oggetti di grande valore storico ed artistico, come un “Catafalco” ottocentesco ed una preziosa macchia delle “Quarantore”, sono finalmente consultabili una parte degli antichi libri e documenti della Arciconfraternita, oltre alle “divise” con i cappucci ed alle pianete dei sacerdoti che qui furono guide spirituali, quasi miracolosamente scampati alla distruzione o alla dispersione. Si tratta di documenti, molti risalenti ad inizio ‘800, che oggi possono fornire ai curiosi ed agli studiosi, numerosi importanti elementi per ricostruire un periodo storico attraverso la vita quotidiana dei confratelli che annoverarono tra gli altri, il famoso cardinale Fabrizio Ruffo, leggendario condottiero che nel 1799 riconquistò Napoli dopo il breve periodo giacobino.

Venerdì 31 gennaio la mostra dei “tesori” della Congrega, allestita nella sagrestia della chiesa, sarà formalmente inaugurata con una speciale visita guidata, dalle ore 18, al termine di una messa di suffragio aperta a tutti, per le Anime del Purgatorio dei confratelli e dei parenti di quella che fu una tra più numerose Arciconfraternite partenopee e che si celebrerà alle ore 17, nella Sala Liturgica della chiesa di San Nicola a Pistaso, officiata da padre Carmelo, parroco della vicina Basilica di San Giorgio Maggiore che è competente territorialmente.

E’ il secondo rito religioso che in questo edificio di culto, tra i vari assegnati ad Enti e Associazioni diverse gode della sua naturale vocazione. E’ da segnalare che la devozione popolare si sta già esprimendo con la visita per una preghiera ad una scarabattola ottocentesca che custodisce i resti mortali, crani ed ossa, di persone ancora sconosciute. Le famose “capuzzelle” sono di confratelli in odore di Santità? Forse. Oppure sono gli antichi “viri” e nobili del quartiere che contribuirono tra il ‘600 ed il ‘700 a custodire e tutelare questa bella e in parte misteriosa cappella? Un mistero che si risolverà quando i ricercatori storici delle due associazioni termineranno la consultazione degli antichi registri della Congrega.

Per info: www.isedilidinapoli.it . Pagina Fb: “I Sedili di Napoli Custodi della nostra Storia

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