25 persone arrestate dai carabinieri del Ros nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli sui legami tra politica e camorra nel comune di Giugliano in Campania (Napoli).
In carcere sono finiti l’ex sindaco Antonio Poziello, gli ex consiglieri Pasquale Casoria, Andrea Guarino, Paolo Liccardo, Andrea Abbate, Francesco Abbate, Giuliano Amicone, Giuseppe dell’Aquila (detto “Pepp ‘o ciuccio”), Paolo di Girolamo, Giuseppe di Mattia, Gaetano Diana, Aniello Felaco, Nicola Felaco, Francesco Fusco, Domenico Fusco, Patrizia Giuliano, Vincenzo Legorano, Domenico Pirozzi, Francesco Pirozzi e Vincenzo Strino. Agli arresti domiciliari Giuseppe Pirozzi, Ferdinando Cacciapuoti, Giulio di Napoli, ex assessore e consigliere, Filippo Frippa, ex dirigente Assetto e territorio del comune di Giugliano, e Giuseppe Marino.
Le accuse che vanno dall’associazione di tipo mafioso allo scambio elettorale politico-mafioso, passando per estorsione, usura, trasferimento fraudolento di valori e corruzione. Disposto anche il sequestro preventivo di beni per un valore di milioni di euro, tra cui conti correnti, terreni, immobili e società.
Come emerso dalle indagini, il clan Mallardo avrebbe influenzato la politica locale, condizionando la campagna elettorale per le elezioni comunali di Giugliano nel 2020 e intervenendo in controversie private per consolidare il proprio potere sul territorio. Poziello, sindaco di Giugliano dal 2016 al 2021, e il consigliere Di Napoli, secondo gli investigatori, avrebbero agito come “collaboratori esterni” del clan Mallardo, facilitando l’ingerenza dell’organizzazione camorristica nelle decisioni del Comune.