Carinaro – Caso Beko, opposizione: “Pieno sostegno ai lavoratori Beko, ma l’amministrazione comunale è assente”

di Redazione

Carinaro (Caserta) – Esprime “pieno e incondizionato sostegno” ai lavoratori della Beko (ex Indesit-Whirlpool) il gruppo consiliare di minoranza “Carinaro in Avanti”. Lavoratori che da anni vivono in uno stato di perenne agitazione a causa della crisi del settore e della dismissione della linea produttiva del sito.

Allo stesso tempo, la minoranza critica aspramente l’amministrazione comunale per il suo “clamoroso silenzio” e la sua “assenza di iniziative” a sostegno dei lavoratori, definendo tale atteggiamento “indicativo dei reali interessi di questa amministrazione”, accusando Dell’Aprovitola e company di preferire “i comodi salotti dei grandi imprenditori” alle “lotte dei lavoratori”. “Se si pensa alle ‘rumorose’ iniziative poste in essere con il sostegno delle amministrazioni comunali nei comuni del nord, dove sono localizzati gli altri insediamenti della Beko, definite dalla stampa locale come ‘una mobilitazione senza precedenti’, il silenzio e l’assenza di iniziative dell’amministrazione comunale per sostenere i lavoratori di Carinaro è davvero clamorosa”, commentano dall’opposizione.

L’auspicio dei consiglieri di minoranza è che l’azienda dia “concreto seguito” alle notizie di apertura al confronto emerse dal tavolo romano del 30 gennaio, tavolo a cui Carinaro è risultato “clamorosamente assente”, e che “le lotte dei lavoratori meritino maggiore rispetto, oltre che attenzione e pieno sostegno” da parte dell’amministrazione comunale.

La crisi che interessa i lavoratori della Beko è causata, sottolineano dall’opposizione, da una molteplicità di fattori, tra cui la crisi del settore, la scelta delle proprietà di dismettere la linea produttiva del sito, l’inefficacia degli interventi governativi, la mancata realizzazione di “massicci investimenti privati, di un serio piano industriale e di nuove linee produttive”, e le “scelte che il management dell’Asi da anni porta avanti tradendo la propria missione istituzionale”.

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