Tumore ovarico, la prevenzione entra a scuola: ALTo incontra gli studenti

di Redazione

La prevenzione al tumore ovarico entra nelle scuole. Venerdì 7 febbraio, a partire dalle 12,45, all’Istituto superiore “Donato Bramante” di Roma, “ALTo – Associazione Lotta al Tumore Ovarico” sarà protagonista della campagna di sensibilizzazione destinata ai giovani per la prevenzione e la cura delle malattie ginecologiche femminili. L’incontro, promosso dal consigliere metropolitano capitolino Antonio Giammusso, gode del patrocinio della Città Metropolitana di Roma Capitale e della Fondazione del Policlinico Gemelli.

Negli ultimi anni, il tumore ovarico ha registrato un’incidenza stabile in Italia, con circa 6mila nuovi casi diagnosticati annualmente. Si tratta di una neoplasia che rappresenta il 3% di tutte le diagnosi tumorali femminili nel Paese, con una sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi che si attesta intorno al 43%, una percentuale che potrebbe essere migliore se la malattia non venisse individuata perlopiù a stadio avanzato (dati Airc).

“Sebbene il tumore ovarico sia più comune in età avanzata, il rischio per le altre fasce d’età non è mai del tutto escluso e sempre più spesso vengono rilevati casi di giovani donne che ricevono una prima diagnosi. Tra i fattori di rischio noti vi sono l’obesità, la durata del periodo ovulatorio (menarca precoce o menopausa tardiva), il non aver avuto figli e le mutazioni genetiche ereditarie, come quelle nei geni BRCA1 e BRCA2. È quindi fondamentale che le giovani donne prestino attenzione al proprio corpo sin dall’età dello sviluppo, sottoponendosi a percorsi di screening e visite di controllo regolari. Proprio come avviene per il tumore al seno, solo attraverso la diagnosi precoce è possibile affrontare alcune forme di tumore ovarico con maggiori prospettive terapeutiche e migliori possibilità di cura”, dichiara la presidente dell’associazione cilentana Maria Teresa Cafasso. “Occorre inoltre prestare molta attenzione alla propria storia familiare per individuare eventuali mutazioni genetiche ereditarie”, aggiunge.

L’evento sarà arricchito dall’intervento della dottoressa Maria Teresa Evangelista (dirigente medico del Policlinico Gemelli) e dalle testimonianze dirette delle pazienti oncologiche appartenenti all’associazione ALTo. Previsti anche momenti artistici con Leonardo Sebastiani e la cantautrice Merysse (presidente di “Istinti Artistici e Fusioni in Movimento”). Madrina dell’evento l’influencer sostenibile Mariella Sapienza, artista e attrice nota ai più per la sua partecipazione a “Bella Mà” su Rai 2. L’incontro sarà moderato da Maria Antonia Spartà, già vicequestore della Polizia di Stato, cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana e socio onorario dell’associazione.

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