Diverse persone, almeno dieci, sono state uccise e altre rimaste ferite in seguito a una sparatoria avvenuta in una scuola per adulti e di formazione professionale nel Campus Risbergska di Orebro, città situata nella Svezia centrale, a 200 chilometri dalla capitale Stoccolma. L’attacco è stato compiuto da un uomo che ha esploso almeno dieci colpi d’arma da fuoco. Nonostante le smentite, sembra che sia deceduto anche l’assalitore, che invece veniva dato tra i feriti. Escluso, al momento, il movente terroristico.
Gli spari sono stati esplosi, intorno alle 12.30, poco dopo che molti studenti avevano lasciato l’istituto al termine di un esame nazionale. Coloro che erano ancora presenti sono riusciti a mettersi al riparo negli edifici vicini, mentre altre parti della scuola sono state evacuate successivamente. “Al momento non possiamo rilasciare ulteriori dichiarazioni, ma si tratta di una persona ferita che presumiamo sia l’autore del reato”, fa sapere la polizia svedese. L’emittente Svt parla anche di un numero imprecisato di morti ma l’aspetto dei decessi finora non è stato confermato dalla polizia.
“Si tratta della peggiore sparatoria di massa nella storia della Svezia”, ha dichiarato il primo ministro svedese, Ulf Kristersson. “Sappiamo che in Svezia si sono già verificati episodi di violenza. Trollhättan 2015 e Malmö 2022. Ma non avevamo mai visto una cosa del genere prima”, ha sottolineato il ministro della Giustizia, Gunnar Strömmer. “I miei pensieri – ha aggiunto il primo ministro – vanno a coloro che sono stati colpiti e ai loro familiari. È un giorno molto doloroso per tutta la Svezia. Il governo è in stretto contatto con la polizia e monitora attentamente gli sviluppi”.
Il Campus Risbergska ospita studenti con più di 20 anni e offre corsi di scuola primaria e secondaria superiore, oltre a programmi di svedese per immigrati, formazione professionale e percorsi educativi per persone con disabilità intellettiva.
L’episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza nelle scuole svedesi. A settembre, un adolescente era stato ucciso in una sparatoria simile in un’altra scuola a sud di Stoccolma, segnalando un preoccupante aumento della violenza armata nel paese.