Aversa (Caserta) – Come avevano annunciato dopo la lettera di protesta per denunciare la situazione, oramai insostenibile, dei riscaldamenti fuori uso all’istituto comprensivo “Gaetano Parente” di Aversa, i genitori degli alunni stamani hanno fatto sentire la propria voce nella sala consiliare, mentre erano in corso i lavori del Consiglio.
La seduta è stata sospesa, con il sindaco Francesco Matacena che ha assicurato le famiglie di volersi recare personalmente nell’istituto giovedì mattina, quando è previsto l’arrivo da Verona del “bruciatore”, il componente necessario per rimettere in funzione i riscaldamenti. “I nostri figli si stanno ammalando e stanno seguendo un orario ridotto deliberato dal consiglio di istituto. Tutte queste ore di lezione che stanno perdendo non si sa se riusciranno a recuperarle durante l’anno”, hanno ribadito i genitori chiedendo un’assunzione di responsabilità all’amministrazione e, nel caso il problema non si risolvesse tra qualche giorno, l’immediata sospensione delle attività scolastiche per tutto il tempo necessario alla riparazione dei riscaldamenti.
Intanto, l’opposizione appoggia la protesta: “Non sono bastati – affermano i consiglieri Imma Lama e Dino Carratù – i cappottini e le copertine per permettere l’adeguato andamento delle attività scolastiche pubbliche. Si va avanti con giustificazioni inadeguate, non sufficienti nemmeno a consentire un livello minimo di vivibilità”. I disagi non riguardano solo la scuola “Parente” ma tutti gli istituti scolastici del territorio. E, tal proposito, Lama e Carratù sottolineano che “rimbalzarsi le responsabilità tra chi c’è stato prima (Innocenti, ex assessore all’Edilizia scolastica e Pubblica istituzione ed attuale presidente del consiglio) e chi attualmente maldestra amministra la cosa pubblica (l’assessore Sagliocco ed il delegato ‘in pectore’ Pietro Giglio) continua a produrre disastri e noncuranza”. “Questa – concludono – è la misera attenzione che questa amministrazione ripone nella tutela dei nostri piccoli studenti di oggi e futura classe dirigente di domani. Per fortuna tra poco sarà primavera!”.
