Napoli, Alfredo Troise e Pepino: la magia di un incontro tra colori e profumi

di Redazione

A Napoli, sabato 15 febbraio, alle ore 18, s’inaugura la personale dell’artista Alfredo Troise, presso l’accogliente e raffinata sala esposizione di “Pepino profumerie” in via Bernini 44, nel quartiere elegante del Vomero.

L’artista Alfredo Troise, di origini napoletane ma casertano di adozione, è tra gli animatori di Valogno, frazione di Sessa Aurunca, nota per i suoi fiabeschi murales. La Bottega d’Arte Troise, situata in una delle suggestive viuzze del borgo, situato alle pendici del vulcano di Roccamonfina, è meta quotidiana di turisti e appassionati d’arte.

La mostra “Alfredo Troise e Pepino, la magia di un incontro tra colori e profumi” è proposta e organizzata da Pepino profumerie in collaborazione con la Galleria d’Arte RitmArt Lab Gallery di Maurizio Saggiomo e Vanessa Kolligiri per la sua alta valenza culturale e artistica. Qui di seguito il testo critico del curatore della mostra Giuseppe Ussani d’Escobar:

“Alfredo Troise napoletano fino al midollo: nel suo sangue scorre la lava del Vesuvio incandescente e brutale ma che allo stesso tempo porta con sé nuova vita, permettendo alla natura di rinnovarsi, di riscoprire la propria energia e autenticità. La lava di Alfredo è il colore che diventa materia, strato sopra strato, come onda su onda, si tratta a tutti gli effetti di un mare tumultuoso che investe tutto, ogni forma, per restituircela infine più forte, purificata dalle paure e dagli incubi. A noi, nella nostra dimensione di maschere e volti, non resta che sgranare gli occhi e accogliere questa lava vitale e rivitalizzante con sorpresa e stupore, immergendoci nell’energia catartica del colore.

Alle pendici del Vesuvio si convive con l’idea e la precarietà del cambiamento, dell’imprevedibile trasformazione, si assume la lucida consapevolezza che niente è immutabile: tutto da un momento all’altro può accadere e nulla è per sempre. Il nostro amabile Troise è in continua metamorfosi, nuove e bizzarre bocche di fuoco si aprono senza sosta nella sua identità vesuviana. La natura umana non è rappresentata unicamente da Giano bifronte destinato a guardare con una faccia rivolta alla guerra e con l’altra alla pace, in realtà nelle sue infinite sfaccettature essa è molteplice e ha più volti, sfuggendo spesso al nostro controllo e noi non sapremo mai chi veramente siamo; la nostra natura è scossa e stravolta da tellurici tremori e vibrazioni che si concretizzano in una sequenza infinita di identità che provano a comunicare tra loro. Noi siamo le nostre maschere ed ecco che Pulcinella dentro di noi salta e schiamazza, emettendo versi animali, provocando e schernendo la nostra facile e falsa morale.

Il napoletano è l’erede della grecità più profonda, di quel paganesimo che abbraccia e ama la divinità nelle forze della natura, egli è il figlio della sirena che si è per sempre sposata con la terraferma, stregata da quella magica baia che in un abbraccio l’ha accolta, in quel preciso momento avvenne l’incantesimo dell’unione tra mare e terra in una sacra pacificazione e rappresentazione. Nei “Monotipi” del Troise gli elementi della natura cercano e trovano la loro armonia, si incontrano e si scontrano in una primitiva e selvaggia passione, le figure e le forme vengono rigenerate dall’astrazione del colore. Un asso di bastoni, lanciato per sfida in una giocata sul tavolo, ha stabilito di mettere le ali e si stacca da terra in un utopico volo metafisico, diventando l’emblema di una cultura che vive proiettandosi nei sogni e nelle speranze con l’incantevole capacità di affrontare la vita e le sue difficoltà con un sorriso ironico, filosofico, grottesco e rivoluzionario, in una parola sovvertitore dell’ordine precostituito.

La presente mostra nasce dal magico incontro e innamoramento, oserei piuttosto dire dal colpo di fulmine tra Alfredo e la storica Profumeria Pepino situata nella rinomata Via Gian Lorenzo Bernini di Napoli; si tratta di uno sposalizio mistico e olfattivo, del tutto surreale e fantasioso, che ci conduce in dimensioni oniriche: i colori come i profumi sono l’essenza stessa dell’Arte e vengono associati alle emozioni, all’istinto, ai ricordi. I profumi sono l’essenza della natura, sono l’aroma penetrante che stravolge, attira e ammalia i sensi: sono in sostanza la lava di Troise che investe con i suoi colori la nostra quotidianità e ci incoraggia ad abbandonarci alla libertà del sogno”.

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