Il prefetto Visconti ai cittadini: “Miglioriamo insieme Gricignano”

di Antonio Taglialatela

Attilio ViscontiGRICIGNANO. La sua storia ricorda un po’ quella del protagonista di “Benvenuti al Sud”: un uomo che dal gelido Settentrione “scende giù”, lungo lo Stivale, aspettando di trovarsi in un mondo alquanto disordinato e poco ligio alle regole.

Poi, con non poca sorpresa, trova una comunità laboriosa e rispettosa delle istituzioni. E se consideriamo che, invece di gestire un ufficio postale, è stato incaricato di governare un comune del “famigerato” agro aversano sciolto per infiltrazioni della camorra, allora la sorpresa è stata ancora più grande. Il nostro protagonista, nella realtà, è il prefetto Attilio Visconti, 49 anni, di cui 23 passati nella pubblica amministrazione, oggi a capo della commissione straordinaria che governa il Comune di Gricignano, coadiuvato dal viceprefetto Ilaria Tortelli e dal direttore amministrativo-contabile Goliardo Miniati.

Originario di Benevento, suo padre era il comandante provinciale dei carabinieri del capoluogo sannita, durante l’adolescenza si trasferisce con la famiglia a San Giovanni Valdarno, in provincia di Arezzo. Laureatosi in giurisprudenza col massimo dei voti alla Sapienza di Roma, consegue il titolo di procuratore legale e di avvocato a Firenze. Da allora si susseguono incarichi all’Ufficio centrale per gli affari legislativi e le relazioni internazionali, alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al Ministero dell’Interno, alla Prefettura di Lucca, Brescia e Torino, con ruoli di vicario, fino alla nomina a Prefetto da parte del Consiglio dei ministri, lo scorso 22 luglio, pochi giorni prima che il Viminale gli conferisse il compito di coordinare la gestione commissariale a Gricignano.

Attilio ViscontiAl suo arrivo molti pensavano fosse un rigido burocrate, molto riservato, insomma il “nordista” che non dà confidenza, che quasi incute un certo “timore”. E invece Visconti è una persona affabile e disponibilissima. Lo incontriamo nel suo ufficio al primo piano della casa comunale, al lungo tavolo-riunioni siedono con lui i suoi più stretti collaboratori. Giacca e cravatta, pizzetto appena accennato, sullo sfondo ci sono il tricolore e il gonfalone del Comune. Sempre sorridente, risponde a tutte le domande e non manca di coinvolgere nella discussione gli altri presenti. “Che sensazione sta avendo di questa comunità, a prescindere dagli accadimenti politico-amministrativi?”. Lui risponde: “Sinceramente? Non mi aspettavo una cittadinanza così corretta e rispettosa delle istituzioni. Anzi, non esagero se dico che ho trovato queste caratteristiche soltanto in Piemonte. Sarà per la famosa stretta di mano a Teano! Sta di fatto che i gricignanesi meritano un plauso da parte mia e della commissione”. Nell’ambito della macchina amministrativa dice di aver trovato, tra gli impiegati, “collaborazioni importanti che certamente ci aiuteranno a conseguire ottimi risultati”.

Con Visconti parliamo di tante iniziative che la commissione intende porre in essere, e che illustreremo in ulteriori articoli nei prossimi giorni. Ma una cosa è da sottolineare subito: quella di Visconti non sarà una semplice gestione ordinaria: “Vogliamo migliorare la qualità della vita, lasciare un segno qui a Gricignano.E vogliamo farlo insieme alla cittadinanza, che, come dicevo prima, merita il meglio e verso la quale c’è la nostra massima disponibilità a dialogare”.

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