Caserta – Massiccia partecipazione stamani di architetti, ingegneri e geometri al sit-in organizzato dagli ordini professionali di Terra di Lavoro contro la situazione di immobilismo e di stallo che da anni caratterizza le istruttorie delle migliaia di pratiche giacenti al Genio Civile di Caserta.
Centinaia i tecnici professionisti che, nonostante il maltempo, hanno risposto presente all’appello dei presidenti degli ordini provinciali degli Architetti, Raffaele Cecoro, degli Ingegneri, Carlo Raucci, e dei Geometri e dei Geometri laureati, Aniello Della Valle, e partecipato attivamente al presidio svoltosi per oltre un’ora dinanzi al settore provinciale del Genio Civile, nella centralissima via Cesare Battisti, per denunciare pubblicamente la grave situazione di ritardi ormai annosi che si registrano soprattutto negli uffici casertani.
“La manifestazione di oggi – fa sapere il presidente degli architetti, Cecoro – è stata determinata dall’esasperazione che viviamo da anni noi tecnici di Terra di Lavoro, ormai stanchi ed esausti, da qui la scelta dei nostri tre ordini professionali di unire le forze per cercare soluzioni alla problematica che, da una decina di anni, caratterizza il Genio Civile. Abbiamo tenuto invano innumerevoli incontri sinora, l’ultimo lo scorso 19 settembre in Regione, dove erano presenti il vicepresidente Bonavitacola, alcuni consiglieri regionali ed i dirigenti del Genio Civile, Italo Giulivo e Nicola Di Benedetto, affinché fosse dettata una tempistica certa sull’istruttoria delle pratiche”.
“Qui nessuno sta chiedendo che una pratica che non è stata redatta nella maniera giusta debba avere un parere positivo, chiediamo solo che se la pratica deve ricevere delle integrazioni piuttosto che un diniego lo sappiamo in tempi certi”, spiega Cecoro, sottolineando che “purtroppo, capitano situazioni in cui arrivano dinieghi e annullamenti delle pratiche anche dopo ben un anno, quando in un anno la costruzione viene realizzata e ultimata. Quindi, un diniego e un annullamento del genere creano un cataclisma soprattutto in questo periodo dei bonus”. “Nessuno in Regione, né qui in sede a Caserta, cerca di venirci incontro – incalza il leader degli architetti – e capire quali sono le nostre problematiche, senza contare che i clienti non capiscono, in caso di diniego avuto dopo circa un anno, che è dovuto ad un modus operandi errato del Genio Civile, e ovviamente tutte le problematiche si ripercuotono su noi professionisti, quindi non è una questione legata solo ai professionisti ma anche all’imprese e cittadini di Terra Di Lavoro”.
“L’emergenza che vive il Genio Civile di Caserta – afferma il presidente degli Ingegneri, Raucci – non crea disagi solo a noi tecnici ma blocca l’intera economia della provincia di Terra di Lavoro, con problemi seri per le imprese, per i tecnici, per i committenti e per tutto l’indotto, anche delle fabbriche e dei fornitori. Noi oggi stiamo qui manifestando pacificamente soltanto per dare un impulso e cercare di sbloccare la situazione, perché le soluzioni ci sono. Quella prioritaria sarebbe eliminare completamente l’autorizzazione sismica così come è stata fatta per le opere pubbliche, quindi farlo anche per i privati. In subordine, si potrebbe comunque optare per alzare l’altezza dei fabbricati di competenza del Genio Civile da 10,50 a 20 metri, in modo tale che tutte le altre pratiche dei fabbricati inferiori a 10 metri vengono inviate presso i comuni, dove ci sono le varie commissioni sismiche che lavorano alacremente e oltretutto ci sono tanti tecnici che vengono nominati anche da noi come ordini che si danno da fare per smaltire, nel più breve tempo possibile, le pratiche”.
Questa è la soluzione che propongono i professionisti. “Ma non è possibile – aggiunge Raucci – che il Genio Civile il 24 dicembre ed il 27 dicembre mandi delle Pec ai tecnici. Chi vuoi che alla vigilia di Natale apra la Pec? Non è possibile questo, è una cosa proprio fatta astrattamente e oltretutto noi abbiamo avuto centinaia di richieste da parte dei colleghi presso la segreteria dell’ordine che ci chiedevano come si dovevamo comportare e tutto questo ha fatto scaturire questa manifestazione di oggi, perché è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Io ho fatto una lettera due anni fa al governatore De Luca sollecitando un suo intervento per sbloccare le pratiche del Genio Civile, ma non abbiamo avuto proprio risposta. Oltretutto ho scritto a De Luca perché lui dice sempre che dobbiamo sburocratizzare, ma se sono queste le premesse, dove vogliamo andare atteso che è un problema burocrazia ma anche di numero di personale, anche se poi fare i dinieghi il personale c’è. Siamo veramente amareggiati, speriamo di risolvere qualcosa”. Oltretutto, oggi, nel giorno della manifestazione, alla stessa ora, alle 10.30, sono stati convocati tutti gli ordini professionali in Regione a Napoli per discutere un “vademecum” che, sostiene Raucci, “non servirà a nulla, ma guarda caso in concomitanza con questa manifestazione, sono cose che stanno né in cielo né in terra”.
“Noi oggi qui non parliamo solo di lungaggini della procedura, non diamo solo voce alle istanze fondate dei nostri iscritti, ma vogliamo anche incardinare un percorso condiviso perché dobbiamo, per senso di responsabilità, dare risposte ai cittadini”, dice il presidente dei Geometri, Della Valle. “Stiamo ancora parlando di tempistica, – continua – un discorso che ci fa fare un balzo indietro di cinquant’anni, quando invece noi dobbiamo guardare al futuro. La presenza di tanti colleghi qui stamattina, sotto la pioggia, segna indelebilmente il tratto distintivo del mondo delle libere professioni al servizio dei nostri cittadini e dei nostri utenti. Questo momento diventa importante e mi sento di ringraziare il 68% dei sindaci che hanno aperto e hanno dato corso alle commissioni sismiche, nonché all’ufficio del Genio Civile che oggi contestualmente a noi presenta un vademecum sulla risoluzione del problema, ma questo non basta”.
“Abbiamo bisogno di intavolare un tavolo tecnico – conclude Della Valle – che inizi a capire dove si crea il cosiddetto collo di bottiglia e trovare insieme una soluzione, come stiamo facendo noi ordini con senso di responsabilità e mettendo al centro i nostri iscritti, anche mettendo insieme dei percorsi formativi che guardano alla crescita di un comparto in continua evoluzione”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA