GRICIGNANO. Attentato, la scorsa notte, al semaforo situato allincrocio tra via Boscariello e via Orientale.
Non si tratta, come qualcuno potrebbe interpretare, di un delitto nei confronti di qualche persona che si trovava in zona, ma proprio contro il semaforo. Mancava poco alluna e trenta della notte tra giovedì e venerdì quando una bomba carta è esplosa davanti alla centralina di alimentazione dellimpianto semaforico, mettendolo fuori uso insieme alle due colonnine, poste su ognuno dei sensi marcia, che fotografano quando scatta il rosso. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia municipale, guidati dal comandante Anna Bellofiore, che hanno eseguito i rilievi e informato dellepisodio i carabinieri della locale stazione.
Perché un gesto simile? Al momento non è possibile tracciare unipotesi razionale, anche perché le due fotocamere entrano in azione soloin caso di infrazione degli automobilisti, dunque non spiano nessuno. A meno che non sia pura e semplice antipatia verso il semaforo. Ma la cosa più inquietante è il fatto che non si tratta del primo episodio: un analogo attentato era avvenuto nella serata del 6 gennaio, giorno dellEpifania, dopo che i tecnici, in mattinata, avevano riattivato il semaforo, a seguito di un periodo di stand by. E ora, a distanza di un mese, la storia si ripete: nella mattinata di giovedì, infatti, limpianto era tornato in funzione e, durante la notte, è stato di nuovo messo ko.
Tra laltro cè il mistero della seconda esplosione: oltre a quello delluna e trenta si è udito un boato simile dopo circa 10 minuti. Ma, al momento, risulta danneggiato solo il semaforo di via Boscariello. Forse i due ordigni, di basso potenziale, sono esplosi nello stesso posto (magari il primo non ha provocato danni), oppure il secondo altrove ma dove?
Il semaforo di via Boscariello – VIDEO |