Caserta, 69enne morto e ragazza in coma dopo interventi: al via il processo a carico del chirurgo

di Redazione

Il presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha accolto la richiesta per la designazione urgente del giudice naturale che deve celebrare il processo “Iannotta-Di Vilio” a carico del chirurgo bariatrico Stefano Cristiano. Sarà il presidente della Seconda Sezione Penale, il dottor Sergio Enea – designato secondo il sistema operativo “Giada 2” e i criteri tabellari – che dovrà presiedere alla celebrazione del processo. L’inizio è fissato per il prossimo 24 marzo.

Si profila uno scontro dibattimentale tra accusa e difesa. Questa l’ordinanza, pronunciata stamani dal giudice Carla Montanaro, che aveva accolto la richiesta formulata in udienza dal pubblico ministero Valentina Santoro, che ha coordinato e diretto la fase delle indagini preliminari, e dagli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo, che curano la parte civile Angela Iannotta e gli eredi di Francesco Di Vilio.

Per la cronaca il dottor Stefano Cristiano, difeso dall’avvocato Massimo Damiani, risponde di lesioni colpose, di falso e di omicidio colposo per le lesioni riportate da Angela Iannotta, trentenne di Santa Maria Capua Vetere, a seguito di un intervento di chirurgia bariatrica alla Clinica Villa del Sole di Caserta, e di omicidio colposo a seguito di un intervento chirurgico eseguito, nella stessa struttura sanitaria, sulla persona di Francesco Di Vilio, 69 anni, anch’egli sammaritano. Il 69enne aveva un tumore e dopo l’intervento morì il 1 gennaio 2022 all’ospedale Cardarelli di Napoli. Iannotta, madre di tre figli, voleva dimagrire, e dopo l’intervento fu ricoverata in fin di vita all’ospedale di Caserta, dove passò un calvario durato diversi mesi, tra gennaio e fine giugno 2022, subendo numerose operazioni salvavita, fino all’intervento ricostruttivo dell’addome, eseguito dal professor Francesco Corcione. In entrambi i casi i pazienti ebbero delle setticemie provocate, secondo la Procura e i loro avvocati, proprio dall’operazione allo stomaco.

Di recente, il Tribunale di Nola, con sentenza emessa dalla giudice Alessandra Zingales, ha condannato a 2 anni di carcere il dottor Cristiano per omicidio colposo a seguito della morte di Raffaele Arcella, 29 anni, di Caivano, deceduto a seguito di un intervento di chirurgia bariatrica in una clinica a Ottaviano, accogliendo le richieste del pubblico ministero e del legale di parte civile, avvocato Fernando Maria Pellino. Nel processo Iannotta-Di Vilio gli avvocati Crisileo, che curano gli interesse delle parti civili, hanno chiesto e ottenuto dal giudice dell’udienza preliminare la chiamata in causa della “Clinica Villa del Sole” quale responsabile civile che si è costituita in giudizio con l’avvocato Ferdinando Trasacco.

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