AVERSA. Ciak si gira… sono iniziate lunedì scorso (14 maggio), di buon mattino, le riprese di due cortometraggi girati nella sede e nelle strutture dell’Asl Ce2, tra il chiostro dell’ex ospedale psichiatrico, l’ambulatorio di dialisi, la biblioteca, i corridoi della sede aziendale e la camera operatoria del Moscati.
Tra i protagonisti anche Francesco Venditti, figlio del cantautore romano Antonello e di Simona Izzo. Con lui gli attori Angela Di Matteo ed Ernesto Mahieux, ma non solo… anche gli utenti e gli operatori del dipartimento dipendenze dell’Asl Ce2. Si chiama, appunto, “Cinematografando” il progetto a cui hanno partecipato dieci utenti del dipartimento attraverso borse di formazione attivate nel campo delle competenze cinematografiche: dal fonico al truccatore, dal cameraman all’elettricista, dal montaggio ai costumi. L’attuazione del percorso è stata affidata all’associazione culturale Sas-scuola di cinema di Roma. L’associazione fu fondata negli anni Ottanta dallo scenografo Enzo De Camillis, che opera nel settore cinematografico da più di 20 anni ed ha collaborato con registi di fama come Squitieri, Rosi, Giannini, Steno. E proprio De Camillis in questi giorni, dopo aver trasformato in sceneggiature i racconti scelti tra quelli scritti dai ragazzi del dipartimento dipendenze, si sta occupando della regia oltre ad aver preventivamente organizzato i corsi teorici che si sono tenuti negli scorsi tre mesi con professionisti del settore. “La forza di esistere” e “Le mie mani a colori”, questi i titoli dei cortometraggi le cui riprese dovrebbero terminare venerdì prossimo. “Sono queste le migliori iniziative – ha affermato il direttore generale dell’Asl Ce2, Angela Ruggiero – per stimolare interessi, curiosità, coinvolgimento. Per dare una nuova opportunità e una speranza a persone la cui esistenza sembrava essere stata buttata via. Riuscire a dare nuovo spazio ad emozioni che sembravano potersi riattivare solo attraverso l’uso di certe sostanze, credo rappresenti la gioia e la gratificazione maggiore per gli operatori”. Il direttore del dipartimento dipendenze, Antonio D’Amore, ha aggiunto: “Un percorso che punta a vincere la cultura dell’incultura, che, attraverso nuovi campi professionali ed espressivi, attraverso anche l’interpretazione di se stesso, faccia diventare ancora più nitido e significativo il percorso terapeutico e la possibilità di inserimento in un mondo lavorativo nuovo e stimolante”. E dal timore e dall’imbarazzo iniziale, l’entusiasmo dei 10 ragazzi è cresciuto: “Molti si sono messi coraggiosamente in gioco – ha concluso l’assistente sociale Mena Spagnolo – e hanno saputo testimoniare come, a volte, un incontro possa scatenare il desiderio di cambiare”.
FRANCESCO VENDITTI: È LA PRIMA VOLTA CHE VENGO COINVOLTO IN UN PROGETTO DEL GENERE, QUANDO LA VITA VERA DIVENTA CINEMA
L’attore Francesco Venditti ha già al suo attivo numerosi film. L’abbiamo visto in “Io no” di Simona Izzo e Ricky Tognazzi, nel “Papa buono” di Ricky Tognazzi, in “Commedia sexy” di Claudio Bigagli, e, ancora, in “Almost blue” di Alex Infascelli, “Camere da letto” sempre della Izzo. Ma è la prima volta che viene coinvolto in un progetto del genere. “Spero che non sia l’ultima – esordisce – è giusto che la vita, le storie vere anche se tristi, entrino in questo lavoro. D’altra parte la vita ti mette spesso davanti a persone sbagliate”. In un ex manicomio ci era entrato una volta a Roma. “Ma qui è diverso – spiega – c’è un fascino particolare, anche se si avverte la sensazione di tutta la sofferenza che vi è passata, è come se i muri parlino ancora di quelle storie”. Ma poi aggiunge: “Trovo peggiore il degrado nascosto e subdolo che si nasconde spesso in case e famiglie apparentemente rispettabili”. E sul rapporto con gli inusuali compagni di lavoro afferma: “Ci stiamo conoscendo piano piano, c’è ancora una certa soggezione da parte loro che sono sicuro si dissolverà. Certo per loro è la prima volta, ma in questo caso – sorride – lo è anche per me”. I due cortometraggi saranno proiettati nell’ambito di una giornata organizzata dal dipartimento dipendenze dell’Asl Ce2, appena si terminerà anche la fase di montaggio. Alla proiezione seguirà un momento di confronto. Successivamente saranno organizzate anche giornate nelle scuole.