Aversa, Civico Museo di Storia Militare: appello all’Amministrazione per nuova sede

di Redazione

Aversa (Caserta) – L’associazione Gioventù Aversana e l’Associazione Nazionale del Fante hanno lanciato un appello per chiedere all’Amministrazione comunale maggiore attenzione ed una nuova sede per il Civico Museo di Storia Militare, istituzione che da oltre dieci anni si occupa di valorizzare la storia aversana. Decine di personalità hanno sottoscritto l’iniziativa, alla quale hanno espresso sostegno anche l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, tramite la professoressa Anna Poerio Riverso, direttrice del Comitato di Caserta, il generale Giovanni Palermo, presidente regionale dell’Associazione Arma Aeronautica, che ha inviato una lettera di intenti, e l’ex deputato Nicola Grimaldi che si è interessato alla vicenda.

Tra i sottoscrittori dell’appello: Felicia Canario, presidente dell’Associazione Gioventù Aversana, Salvatore de Chiara, Curatore Civico del Museo di Storia Militare, Giovanni della Volpe, Anna Dello Margio, giornalista, Enrico de Cristofaro, architetto ed ex sindaco di Aversa, Maurizio Danzi, ex consigliere comunale, Pasquale Fedele, avvocato, Giuliana Andreozzi, professoressa, Geppino de Angelis, professore, Gaetano Carli, generale, Pasquale Leggiero, ingegnere, Salvatore Palladino, professore e presidente della sezione di Aversa dell’Associazione Nazionale del Fante, Antonio Battista, sottotenente e presidente della sezione di Aversa dell’Associazione Nazionale Finanzieri, Patrizia Tirozzi, professoressa e discendente dell’Ammiraglio Ruta, Marcantonio Abbate, avvocato, Vincenzo Noviello, avvocato e discendente di un decorato al Valor Militare, dottoressa Grazia della Volpe, Giuseppe Lettieri, giornalista, Nicola Terracciano, professore e storico, Giulio Santagata, professore, Luigi Mosca, cavaliere dell’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria, Salvatore Abate, tenente colonnello, Luigi Cipullo, professore.

“Il Museo di Storia Militare – si legge – esiste dal 2014 e continuerà ad esistere per molti decenni ancora, è stato istituto con una delibera di giunta comunale attorno al nucleo dei beni salvati dall’associazione che costituiscono le sue collezioni e sono elemento inscindibile del Museo stesso. La richiesta di rinnovo della convenzione di gestione è già stata sollecitata più volte, nel marzo 2020, poi a luglio dello stesso anno e, ancora, a ottobre 2024, ma una risposta non è ancora arrivata. In questi dieci anni il Museo è divenuto il punto di riferimento per la storia degli uomini e delle donne del territorio aversano impegnati nei conflitti degli ultimi secoli, grazie all’opera gratuita dei volontari, è il polo verso il quale sono venuti a convergere tanti cittadini che hanno voluto donare una parte dei propri cimeli familiari affinché fossero esposti, trasformandolo nel vero e proprio museo degli aversani, un patrimonio comune di storie e memoria che non può andare disperso e che il Comune di Aversa ha già deciso di tutelare con la prima collocazione nel centro ‘Caianiello’”.

“L’attività svolta è unica nel panorama aversano, con collaborazioni e patrocini di decine di istituzioni, dalla Presidenza del Consiglio alla società di Storia Patria, attività convegnistica e di ricerca e, soprattutto, con la realizzazione di progetti specifici dedicati ai giovani ed alle scuole di tutto l’agro, alle quali è stato offerto supporto per decine di attività didattiche. Il Museo è Civico di nome e di fatto, e siamo certi che l’amministrazione, onorando l’indirizzo più volte espresso, provvederà a garantire la continuità del Museo rinnovando la convenzione, in nome dei valori ai quali essa stessa ha dichiarato di aderire. In considerazione dell’aumento delle collezioni e dello sviluppo delle attività si rende non più rimandabile l’esigenza di assegnare al museo spazi migliori, più grandi e più funzionali, nei quali ospitare non solo un nuovo allestimento ampliato, ma anche la biblioteca e l’archivio storico, facendone un rilevante centro di cultura e ricerca”.

“Recentemente è stato ristrutturato l’ex convento dei crociferi a via Roma, che ha a disposizione una superficie enorme ed è privo di destinazione, per il Museo rappresenterebbe la scelta migliore, innanzitutto per la sua posizione centrale nel territorio urbano, dunque in grado di realizzare quella relazione immediata tra città e Museo, e tra fruitori ed esposizione che rappresenta il motivo centrale dell’esistenza del Museo, inoltre, i suoi grandi spazi consentirebbero di sviluppare al meglio la sistemazione sia degli oggetti che della biblioteca e dei documenti, oltre a poter sviluppare installazioni multimediali. Anche da un punto di vista simbolico questo luogo rappresenta una sintesi perfetta della missione del Civico Museo di Storia Militare, essendo stato fino al 1860 sede della caserma della Guardia Reale, poi sede del comando della Guardia Nazionale e, ancora, tra gli anni ’50 e gli anni ’60, avendo ospitato il commissariato del Corpo di Pubblica Sicurezza, esso è dunque l’unica ex caserma di proprietà comunale e realizzerebbe il punto di arrivo ottimale per dare una casa dignitosa alla storia di Aversa e per rendere omaggio al sacrificio dei suoi figli sui campi di battaglia”.

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