Crolla la tregua a Gaza, raid di Israele: oltre 330 morti

di Redazione

Finisce la tregua in Medio Oriente. Israele ha lanciato nella notte nuovi raid sulla Striscia di Gaza, con Netanyahu che accusa Hamas di non voler rilasciare gli ostaggi e respingere le proposte dei mediatori. Almeno 330 i morti, secondo fonti palestinesi. Hamas ha annunciato che il suo capo di governo a Gaza è stato ucciso negli attacchi lanciati nella notte dall’esercito israeliano. L’Idf ha ordinato l’evacuazione dei palestinesi residenti nelle aree della Striscia confinanti con Israele.

Famiglie ostaggi: “Governo ha rinunciato alle loro vite” – L’Hostages and Missing Families Forum ha rilasciato una dichiarazione, accusando il governo d’Israele di “aver scelto di rinunciare alla vita degli ostaggi”. “La più grande paura delle famiglie, degli ostaggi e dei cittadini israeliani si è realizzata”, si legge nella nota, “siamo inorriditi, furiosi e spaventati dall’intenzionale interruzione del processo di ritorno dei nostri cari dalla terribile prigionia di Hamas”. “Il ritorno ai combattimenti prima del ritorno dell’ultimo ostaggio ci costerà i 59 ostaggi che sono ancora a Gaza e che possono ancora essere salvati e riportati indietro”, hanno aggiunto le famiglie, sottolineando che le dichiarazioni secondo cui la mossa mira a riportare indietro gli ostaggi è “un completo depistaggio” poiché “la pressione militare mette in pericolo ostaggi e soldati”. Dei 59 prigionieri ancora a Gaza, si ritiene che solo 24 siano ancora vivi. “Il cessate il fuoco deve essere ripreso. Molte vite sono in gioco”, conclude la nota. E’ quanto riporta il Times of Israel.

Ospedali Gaza pieni – Gli ospedali della Striscia di Gaza sono “completamente pieni” e fanno fatica a curare i numerosi feriti che stanno arrivando dopo i nuovi attacchi israeliani che hanno causato già oltre 300 morti. Lo riferisce il direttore dell’ospedale Al-Shifa, Muhammad Abu Salmiya, in un post su X rilanciato dalla Cnn. “I nostri ospedali non sono in grado di accogliere il crescente numero di feriti, visto che le sale operatorie sono completamente piene e i feriti stanno morendo senza trovare un letto per le cure”, ha scritto il direttore del più grande ospedale dell’enclave palestinese, secondo cui gli attacchi di questa notte hanno inferto un duro colpo a “un sistema sanitario sfinito che soffre di una carenza di farmaci e di una grave mancanza di attrezzature mediche”.

Wsj: “Trump ha dato via libera a Israele” – Il presidente americano Donald Trump ha dato il “via libera” a Israele per la ripresa dell’operazione militare contro Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha detto al Wall Street Journl un funzionario israeliano, secondo cui il via libera di Trump sarebbe arrivato dopo il rifiuto di Hamas di rilasciare gli ostaggi.

Turchia: “Politica di genocidio” – “Israele sta sfidando l’umanità e violando il diritto internazionale e i valori universali nel modo più grave”. Lo ha affermato il ministero degli Esteri turco, come riferisce Anadolu. “Il massacro di centinaia di palestinesi negli attacchi di Israele a Gaza dimostra che la politica di genocidio del governo Netanyahu è entrata in una nuova fase”, ha affermato il ministro degli Esteri in una nota.

Egitto: “Violazione che minaccia gravi conseguenze” – Il ministero degli Esteri egiziano ha parlato di una “flagrante violazione” del cessate il fuoco entrato in vigore il 19 gennaio. Gli attacchi costituiscono una “pericolosa escalation che minaccia di avere gravi conseguenze per la stabilità della regione”, si legge in un comunicato stampa. L’Egitto ha mediato il cessate il fuoco a Gaza insieme a Qatar e Stati Uniti.

Crosetto: “Lavoriamo per ripristinare tregua” “Siamo molto preoccupati”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sulla ripresa del conflitto a Gaza. “Era evidente che c’era un innalzamento dei toni da parte di Israele – ha sottolineato -. È la conseguenza di un atteggiamento di Hamas sul rientro degli ostaggi. Si interrompe così non solo la tregua ma anche il percorso per riportare tutti gli ostaggi a casa. Speriamo di riuscire a ripristinare una tregua ma non sono ottimista, noi lavoreremo per farlo”.

Cina: “Prevenire disastro umanitario” – Pechino sollecita misure per prevenire un “disastro umanitario” a Gaza. “La Cina è molto preoccupata per l’attuale situazione tra Israele e Palestina”, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, invitando le parti a “evitare qualsiasi azione che possa portare a un’escalation della situazione e a prevenire un disastro umanitario su larga scala”.

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