A un anno dalla sua nascita, il Distretto Orafo Campano si prepara a raccontare il presente e immaginare il futuro della gioielleria campana, in un momento di straordinaria evoluzione per l’intero comparto. Lunedì 14 aprile, nella giornata di chiusura della edizione primaverile del salone Tarì Open, nel centro “Il Tarì” di Marcianise (Caserta), si terrà il convegno “La gioielleria campana: eccellenza del Made in Italy tra identità e innovazione”, evento clou inserito nel calendario ufficiale della seconda Giornata Nazionale del Made in Italy e aderente al progetto “Fabbriche aperte”.
La manifestazione, che raccoglie istituzioni, operatori del settore, enti di formazione e giovani, nasce nel solco delle tre direttrici strategiche su cui si fonda l’azione del Distretto: internazionalizzazione, formazione e innovazione. Un percorso avviato un anno fa con la regia dell’assessore regionale alle Attività produttive, Antonio Marchiello, che ha promosso la nascita del Distretto e ne ha tracciato le linee guida normative. “Allora, per la prima volta, tutti gli attori della filiera orafa regionale si sono seduti attorno a un unico tavolo per immaginare un futuro condiviso”, ricorda il presidente Vincenzo Giannotti. “Da allora non solo sono stati gettati i pilastri di un progetto comune, ma si è data vita a una squadra ampia e aperta, capace di costruire un’identità collettiva”.
Nel cuore dell’incontro, la presentazione dei dati aggiornati sulla filiera orafa campana e dei risultati di una survey mirata a rilevare bisogni e aspettative delle aziende. L’analisi sarà accompagnata da interventi di rilievo istituzionale e imprenditoriale. Dopo i saluti del presidente Giannotti, interverranno l’assessore Marchiello, Giuseppe Nargi (Intesa Sanpaolo), Matteo Masini (Ice), con la moderazione del giornalista Roberto Napoletano. A seguire, spazio al tema della formazione, ponte tra l’eredità artigianale e il futuro del comparto, con le voci di Alessia Crivelli, Ornella Zerlenga e del rettore Giovanni Francesco Nicoletti dell’Università Vanvitelli. L’innovazione sostenibile sarà protagonista della terza parte dell’incontro, con il lancio della Challenge “Nuove applicazioni di tecnologie e materiali sostenibili nella gioielleria”, che punta a stimolare sinergie tra imprese, università, start up e giovani talenti. Il panel vedrà gli interventi di Fabrizio Monticelli, Mariangela Contursi e Sebastian Caputo, moderati da Giovanni Micera.
Il convegno si inserisce all’interno del Tarì Open, che dall’11 al 14 aprile propone un’edizione anticipata rispetto al consueto calendario, per rispondere alle esigenze della clientela in vista della Pasqua e dell’avvio della stagione turistica e cerimoniale. Una scelta strategica accolta con favore dai dettaglianti orafi di tutta Italia. Quest’anno il salone presenta, accanto all’area espositiva consolidata, la novità del “Vanity Space”, spazio dedicato alle collezioni più giovani e fashion-oriented, pensato per raccontare le tendenze dell’estate.
Ma Open non è solo esposizione. “È molto più di una fiera”, spiega Giannotti. “È un laboratorio permanente che abbina alla parte commerciale un’offerta formativa e di aggiornamento di altissimo livello, con momenti di confronto e networking che valorizzano l’intera filiera”. Sabato 12, ad esempio, si terrà la presentazione dell’indagine di mercato ICE–Confindustria Federorafi sui trend della distribuzione della gioielleria in Europa, con un focus sui cosiddetti “Big Five” – Regno Unito, Germania, Francia, Spagna e Italia – in un contesto economico segnato da nuove incertezze e barriere commerciali.
Fiore all’occhiello del Tarì è il suo comparto artigianale, pienamente operativo anche durante gli eventi fieristici. Laboratori di progettazione, prototipazione, incastonatura e servizi di supporto tecnico, fotografico e amministrativo compongono l’Hub servizi, un unicum nel panorama fieristico nazionale. A questi si affianca lo sportello Edih PRiDE, in collaborazione con Confindustria, ulteriore tassello di un ecosistema integrato al servizio delle imprese.
L’attenzione al cliente, i contenuti innovativi, la sostenibilità e una proposta fieristica in linea con i cambiamenti del mercato fanno di Open un appuntamento imprescindibile per il mondo orafo, che da 27 anni trova al Tarì un punto di riferimento nazionale e internazionale. Ed è proprio qui, nella cittadella dell’oro di Marcianise, che il Distretto orafo campano e la Regione ribadiscono con forza il legame tra tradizione e futuro, tra eccellenza artigianale e slancio innovativo. Perché, come sottolinea Giannotti, “è nella nostra identità più autentica che va cercata la chiave per affrontare il futuro”.