Sant’Arpino, opposizione critica gestione rifiuti: “Costi alle stelle e territorio abbandonato”

di Redazione

A Sant’Arpino (Caserta) si inasprisce lo scontro politico sulla gestione del servizio di igiene urbana. I consiglieri comunali di opposizione del gruppo “Misto”, Salvatore Lettera, Francesco Pezone e Domenico Cammisa, hanno presentato una formale istanza di accesso agli atti e un’interrogazione ispettiva per fare chiarezza su quello che definiscono “un quadro preoccupante di criticità” legato all’affidamento del servizio di raccolta rifiuti alla società Econova S.r.l.

Al centro della contestazione vi è l’aumento dei costi a carico del Comune e dei cittadini, che – stando ai calcoli dei consiglieri – pagherebbero oggi “circa 111mila euro al mese (Iva inclusa) contro i 90mila euro circa della precedente gestione affidata al Gruppo Barbato Holding S.r.l.”. Una differenza che, proiettata sull’intera durata dell’appalto, ammonterebbe a “un aggravio di oltre 1,3 milioni di euro” senza, sostengono dall’opposizione, “alcun miglioramento tangibile nella qualità del servizio”.

I consiglieri segnalano, inoltre, che “il precedente gestore, a fronte di un canone più basso, garantiva una serie di servizi migliorativi e si era impegnato alla realizzazione del Centro Comunale di Raccolta, comprensivo delle relative attrezzature”. Strutture che oggi, invece, “risultano acquistate direttamente dall’Ente pubblico, con ulteriori esborsi dalle casse comunali, come evidenziato nella Determina n. 656 del 13 novembre 2024 per l’affidamento alla For.Eco S.r.l.”.

Ma le perplessità sollevate vanno oltre l’aspetto economico. Nel mirino del gruppo “Misto” ci sono anche gli affidamenti diretti e i subappalti, che – secondo la minoranza consiliare – sarebbero stati “effettuati in maniera ripetuta verso soggetti riconducibili alla società affidataria, con il rischio di violare i principi di rotazione e trasparenza previsti dalla normativa vigente e dalle linee guida dell’Anac”.

Non meno preoccupante è il quadro tracciato in merito alle condizioni del territorio. I consiglieri parlano di “degrado gravissimo” del Centro Comunale di Raccolta, soprattutto nelle aree meno visibili, e denunciano una situazione di abbandono generalizzato su tutto il territorio comunale: cumuli di rifiuti, sterpaglie, sporcizia, con particolare riferimento alle zone periferiche di Castellone, piazzetta Paradiso, il campo sportivo, le case popolari Iacp e numerose altre strade del paese. “È inaccettabile che i cittadini paghino tariffe più alte per ottenere in cambio l’abbandono e l’abbrutimento del territorio”, affermano.

Altro punto critico evidenziato dai rappresentanti del gruppo “Misto” riguarda “la mancata applicazione delle penali previste dal Capitolato Speciale d’Appalto, nonostante le criticità riscontrate, e la presenza di possibili duplicazioni di costi e oneri impropri a carico del bilancio comunale”. “Non è accettabile che i cittadini paghino due volte per lo stesso servizio. È nostro dovere vigilare affinché ogni euro pubblico sia speso in modo regolare, efficiente e nell’interesse collettivo”, dichiarano Lettera, Pezone e Cammisa, che non risparmiano dure accuse all’assessore all’Ambiente, Gaetano Lavino. “Piuttosto che limitarsi a farsi vedere in giro con gli operatori ecologici a fini propagandistici o a partecipare a riti simbolici, l’assessore dovrebbe impegnarsi realmente nel controllo e nella vigilanza sull’operato delle società affidatarie, studiando a fondo gli atti di gara e gli affidamenti diretti”, incalzano.

Con questa iniziativa, il gruppo di opposizione ribadisce il proprio “impegno per la trasparenza amministrativa e la tutela delle risorse pubbliche”, auspicando “un rapido riscontro dagli uffici comunali e l’accertamento di eventuali responsabilità nella gestione del servizio di igiene urbana”.

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