Sono scattate le manette, nella mattinata di lunedì 28 aprile, per tre uomini italiani, di 63, 62 e 29 anni, tutti residenti nell’hinterland milanese e già noti alle forze dell’ordine. I carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Monza, su richiesta della locale Procura, al termine di un’indagine serrata che ha fatto luce su due rapine aggravate ai danni dell’ufficio postale di Cusano Milanino.
Il primo episodio risale al 9 febbraio scorso, quando due dei tre sospettati, con il volto coperto da mascherine chirurgiche e cappellini, hanno fatto irruzione negli uffici durante l’orario di apertura. Armati di minacce e proteggendosi con guanti per non lasciare tracce, hanno obbligato i presenti a radunarsi da un lato e costretto il direttore a spalancare il caveau. Il bottino? Circa 9mila euro in contanti, portati via in pochi minuti.
Pochi mesi più tardi, il 12 aprile, il gruppo è tornato a colpire lo stesso obiettivo. Questa volta, però, i dipendenti dell’ufficio postale, riconoscendo immediatamente i rapinatori, sono riusciti a disattivare la porta automatica d’ingresso, mandando in fumo i piani della banda prima ancora che potessero entrare.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza e condotte dalla tenenza di Paderno Dugnano insieme alla stazione di Cusano Milanino, hanno ricostruito nel dettaglio la dinamica dei fatti, raccogliendo gli elementi necessari a ottenere il provvedimento restrittivo. Dopo l’arresto, i tre sono stati trasferiti nel carcere di Monza, dove resteranno a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa di giudizio. IN ALTO IL VIDEO