GRICIGNANO. Contro il fenomeno della puzza scende in campo la commissione straordinaria che ha ordinato alla Ecotransider di provvedere, entro la fine del mese di ottobre, alla rimozione e bonifica dello stato dei luoghi nellarea in cui i tecnici dellArpac hanno accertato un deposito incontrollato di rifiuti.
Lordinanza è stata inviata anche alle Regione Campania, che ha rilasciato lautorizzazione allazienda, situata nellarea industriale di Gricignano, a trattare, oltre a materiali ferrosi (attività iniziale dellopificio), anche rifiuti provenienti dalla raccolta dellumido. Ciò allo scopo di valutare se sospendere o addirittura revocare lautorizzazione.
Già il 16 giugno del 2011 la commissione ordinò alla Ecotransider di provvedere ad eliminare inconvenienti riscontrati dallArpac, tra cui linosservanza delle prescrizioni contenute nel decreto rilasciato dalla Regione Campania. Il mese successivo, il 7 luglio, la Regione emanò un atto di diffida alla ditta, intimando al rispetto rigoroso nellesercizio della propria attività dei quantitativi massimi autorizzati, pensa la sospensione immediata dellautorizzazione.
Nel frattempo, i controlli nei confronti dellazienda sono proseguiti e lArpac, in una nuova relazione depositata al Comune il 27 settembre scorso, a accertato la violazione dellautorizzazione riguardante il tempo di permanenza dei rifiuti putrescibili e biodegradabili, risultato superiore a 48 ore, che costituisce, scrivono dallagenzia regionale per lambiente, un deposito incontrollato di rifiuti, vietato e sanzionato dalla normativa vigente. Proprio questa violazione, sostengono dallArpac, genera presumibilmente le maleodorante tipiche degli impianti di trattamento rifiuti, unitamente alla permanenza di autocompattatori nellarea di stazionamento antistante il cancello dingresso.
Dunque, dopo oltre un anno di lamentele, proteste e petizioni dei cittadini, lArpac avrebbe finalmente scoperto la fonte della puzza. Lauspicio, ora, è che lazienda provveda immediatamente ad ottemperare alle prescrizioni imposte dalla normativa, e che il monitoraggio ambientale delle autorità preposte prosegua con costanza.