GRICIGNANO. “Datemi tre mesi di tempo per la risoluzione di priorità improcrastinabili”. Cueste furono le parole del sindaco Andrea Moretti pronunciate in occasione dell’incontro avuto con noi attivisti del Movimento 5 Stelle nel mese di febbraio, …
… per discutere l’istanza di attuazione dei regolamenti per le forme di partecipazione popolare da noi proposta, suffragata da 122 firme. Trascorso tale periodo, il presidente del Consiglio, prendendo altro tempo, ci fa sapere che la pratica verrà riaperta dopo le ferie estive. Così, le vacanze “amministrative” trascorrono tranquillamente, mentre di quell’incontro di Febbraio resta solo il ricordo di un malloppo di firme, ormai giacenti in un cassetto di chissà quale scrivania sotto un cumulo di polvere.
Tale inerzia sottesa alla mancanza di una volontà politica in grado di fare il bene comune, inoltre, palesa una chiara violazione delle norme statutarie da parte dell’Ente deputato a rispettarle, ingenerando nei cittadini una crescente sfiducia in quelle Istituzioni elette, con la sensazionecheil termine “democrazia” venga usato solo per accaparrarsi il consenso del popolo,abbandonato a se stesso, un attimo dopo la chiusura delle campagne elettorali.
Dalla lettura congiunta dell’articolo 14 comma due e articolo 15 comma otto dello Statuto del Comune di Gricignano, infatti, si evince che quando gli atti d’iniziativa popolare siano sottoscritti da almeno 100 cittadini, oltre a garantirne il tempestivo esame entro 30 giorni, chi di dovere dovrebbe sottoporli all’attenzione del Consiglio comunale.
Dopo sette lunghi mesi dalla presentazione della nostra istanza, nulla di tutto ciò è stato fatto, oltretutto sono andate accumulandosi sempre più quelle “priorità improcrastinabili”, che ci lasciano presagire un ulteriore rinvio alle calende greche,come finora è stato fatto con tutte le richieste provenienti dalla società civile.
Il Consiglio Comunale indetto per il giorno 30 settembre è l’ennesima occasione sprecata per discutere l’istanza da noi protocollata a Dicembre e per cristallizzarla in quei regolamenti, che costituirebbero la concreta fruizione di strumenti in grado di mettere “democraticamente” il cittadino al centro della vita politica, ai sensi delle leggi della Repubblica (articolo 8 del decreto legislativo 267/2000) e delle norme statutarie sopra riportate.
Ancora una volta, le regole e i cittadini vengono sopraffatti da una volontà politica oltremodo “pilatesca”.
Movimento 5 Stelle – Gricignano