VICENZA. Con mezz’ora di anticipo, è partito alle 14 di oggi il corteo di Vicenza contro l’ampliamento della base Usa all’aeroporto “Dal Molin”. Secondo
Questo stando alle affermazioni rilasciate da uno dei portavoce del comitato, Cinzia Bottene, la qualeha sottolineato il “carattere assolutamente pacifico” della protesta in corso. In testa al corteo ci sono i militanti di “Presidio Permanente” con lo striscione “Il futuro nelle nostre mani, giunta Hullweck (nome del sindaco di Vicenza), governo Prodi resisteremo un minuto in più”. Al fine di prevenire eventuali violenza, vi sono circa 4mila tra poliziotti, carabinieri, vigili urbani, funzionari della protezione civile, oltre a 1500 volontari della Cgil. Assenti, come dicevamo ieri, i membri del Governo, anche se vi è la presenza rappresentanti autorevoli del centrosinistra, come il segretario dei Comunisti Italiani Oliviero Diliberto e il segretario di Rifondazione Comunista, Franco Giordano, il quale si augura “un confronto diretto tra movimento e Governo”. Nella parte riservata ai Centri Socili, tra gli striscioni se ne intravede anche qualcuno a favore delle Brigate Rosse: “Libertà per i compagni”, “Siamo comunisti non terroristi, in vero terrorismo è costruire basi di guerra”, “Terroristi siete voi, libertà per i rivoluzionari”. Alcuni manifestanti hanno anche tirato un petardo davanti alla Questura di Vicenza, ma da parte della polizia non c’è stata alcuna reazione. Intanto, cresce la tensione in seno alla maggioranza di centrosinistra: l’ala radicale si oppone ala decisione del premier Prodi (appoggiato dai riformisti) di ampliare la base di Vicenza, un progetto che prevede una spesa di 500 milioni di dollari, oltre 380 milioni di euro. La nuova base Usa, denominata “Ederle
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