AVERSA. Cumuli di rifiuti stringono in una morsa l’abbazia di San Lorenzo. E i roghi appiccati alla spazzatura hanno segnato una settimana d’inferno intorno all’antichissima struttura fatta erigere per volontà della principessa longobarda Uffrida nel 1050.
«Terremoti, furti, invasioni c’erano stati nell’abbazia; solo le fiamme mancavano intorno a San Lorenzo, il santo martirizzato sulla Craticola – commenta con amara ironia don Ernesto Rascato, parroco di San Lorenzo ad Septimum e responsabile dei beni culturali della Regione – Fiamme che si sono sprigionate sulla strada e nel giardino del complesso benedettino, destinato all’amministrazione comunale ad area di attrezzatura socio religiosa, con l’incendio di un’antichissima grotta, e la demolizione del muro costruito dall’ente comunale». Decine gli interventi dei Vigili del Fuoco, allertati dalla gente del quartiere preoccupata per il fumo e i miasmi. La zona in cui insiste anche la facoltà di Architettura della Sun è una delle più popolose e disagiate della città. E’ forte la denuncia di don Ernesto Recato, consapevole che l’emergenza riguarda l’intera Regione, ma convinto che a pagare siano soprattutto gli abitanti dei quartieri più poveri. «A pagare è solamente la gente dei quartieri come San Lorenzo e tutta la Zona Nord delle palazzine, già urbanisticamente progettata per accogliere e concentrare come in un ghetto le famiglie più povere e meno abbienti della città e del territorio. Gente povera e semplice – continua il parroco – che non si lamenta neanche per i cumuli e gli scarichi abusivi. Con l’indifferenza di molti, persone e delle istituzioni». Il perimetro del giardino che costeggia il monumento benedettino è invaso da un mare di rifiuti, come un discarica a cielo aperto. Un’immagine scoraggiante, che si aggiunge a quella dell’area 167 dove i rifiuti stazionano in bella mostra all’interno dei cortili sotto lo sguardo inerte degli anziani, a poca distanza dai giochi dei bambini. Una situazione inaccettabile che di ora in ora si fa sempre più preoccupante «per questo rivolgo un appello a nome dei fedeli di san Lorenzo e dei cittadini di Aversa a tutti i responsabili delle istituzioni pubbliche ad attivarsi per salvare dai rifiuti l’antica abbazia benedettina di San Lorenzo».
Il Mattino (ANNA SGUEGLIA)