AFGHANISTAN. Presto potrebbe esserci la liberazione di Daniele Mastrogiacomo, l’inviato di Repubblica catturato mercoledì in Afghanistan dai talebani.
A riferirlo è stato un portavoce dei fondamentalisti, il mullah Hayat Khan, all’agenzia Reuters. Mastrogiacomo è accusato di essere una spia britannica, cosa smentita categoricamente ieri dal ministero degli Esteri italiano. Ieri, mentre a Roma, al Campidoglio, una folla di persone sfilava in corteo per chiedere la liberazione del giornalista, un reporter pachistano, Hamid Mir, riferiva a Rai International che Mastrogiacomo era sano e salvo e che i talebani avrebbero dato sue notizie molto probabilmente per oggi. Ciò è avvenuto con la telefonata alla Reuters del mullah Khan, il quale ha detto che i talebani sono pronti a liberare il giornalista se questi dimostrerà di non essere davvero una spia. Il mullah ha infine parlato di “interrogatorio” al quale sarebbe in queste ore sottoposto Mastrogiacomo per spiegare la provenienza di “laser” (come quelli usati per guidare bombe intelligenti) che sarebbero state ritrovate nascoste in alcune bottiglie di shampoo.Ma il ministero degli Esteri vuole notizie e prove concrete. Il titolare della Farnesina, Massimo D’Alema, ha dichiarato da Bruxelles, assieme al premier Romano Prodi, che non c’è ancora alcuna notizia ufficiale, ma che per la liberazione di Mastrogiacomo vi è mobilitazione generale.
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