ROMA.“Come si può? Come si può parlare di religione, pregare il proprio Dio, credere nel bene e poi infliggere tanta sofferenza?”. Americo Porfidia, parlamentare dell’Italia dei Valori e segretario provinciale del partito a Caserta, riflette sul rilascio di Daniele Mastrogiacomo, giornalista di Repubblica rapito dai talebani.
“Il credo – afferma Porfidia – ha smarrito i propri confini. Non è religione quella che si confonde fino ad essere un tutt’uno con la battaglia di potere. Non si può neppure più chiamare terrorismo, è qualcosa di diverso e più grande. Con la liberazione di Mastrogiacomo e la concessaci possibilità di sapere direttamente dalla sua esperienza cosa è accaduto nei 15 giorni di prigionia, ad essersi spenta è solo la preoccupazione che ha fatto tremare tutti”. “La gioia di vedere gli abbracci di Mastrogiacomo – riflette l’onorevole Porfidia – non ci deve ora distrarre da una seria riflessione su quanto sta continuando ad accadere in quei posti. Dobbiamo lavorare per il bisogno di una democrazia che non deve rimanere solo teorica e sulla linea del principio”. “Ai giornalisti chiedo di non aver paura e di continuare a raccontare la verità. Allo Stato italiano – conclude il parlamentare dei dipietristi – chiedo invece, di non tirarsi indietro, fermandosi a pensare che tutto quel che accade oltre la porta di casa non ci interessi”.