ROMA. La Camera approva il disegno di legge sulla pubblicazione, a mezzo stampa, delle intercettazioni telefoniche, proposto dal ministro della Giustizia Clemente Mastella. 447 si e 7 astenuti il risultato della votazione.
Il ddl prevede da 10 a 100mila euro di multe, nonché fino a 30 giorni di reclusione, per i giornalisti che pubblicheranno, in modo totale o parziale, intercettazioni, atti o documenti legali ma coperti dal segreto. Da considerare che, nella precedente versione, le sanzioni andavano dai 51 ai 258 mila euro. Il provvedimento ora passerà all’esame del Senato. “Non vogliamo assolutamente mettere la museruola alla stampa”, sottolinea il ministro Mastella. Intanto, però, la Fnsi (Federazione nazionale stampa italiana) manifesta il proprio dissenso sull’inasprimento delle sanzioni. “Non condividiamo le pene previste dal provvedimento che, tra l’altro, sembra rappresentare una mediazione tra maggioranza ed opposizione e che si aggiunge a quanto già deciso: il prolungamento della fase di secretazione degli atti processuali. Nonostante sia stata battuta la linea dura delle minoranze, il provvedimento passa ora al Senato con un taglio repressivo”, commenta il segretario generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi, che conclude: “Chiediamo di poter esprimere al Parlamento e al ministro della Giustizia la contrarietà del nostro sindacato per tale provvedimento che espropria l’Ordine dei Giornalisti, organo di autogoverno deontologico della categoria, dei suoi poteri sanzionatori”.