E’ stata Emily Hilscher, una ragazza di appena 19 anni che studiava veterinaria, la prima vittima della furia di Cho Seung-Hui che ha compiuto una strage, uccidendo 32 persone due giorni fa nell’università della Virginia (Usa).
Tra i primi a morire anche Liviu Librescu il professore ‘eroe’ del massacro. Israeliano di origine rumena, aveva 76 anni. Scampato all’Olocausto, ha bloccato l’accesso all’aula per permettere ai suoi studenti di fuggire, prima di essere raggiunto dal fuoco dei proiettili sparati da Cho attraverso la porta. Il professore verrà sepolto nel cimitero di Raanana in Israele. Tra le altre vittime, i professori Kevin Granata, Gv Loganathan, Christopher James Bishop, Jocelyne Couture-Nowak e gli studenti (tutti tra i 18 e i 27 anni) Ryan Clarck, Mary Karen Read, Leslie Sherman, Erin Peterson, Austin Cloyd, Brian Bluhm, Rachael Hill, Juan Ramon Ortiz, Matthew La Porte, Reema Samaha, Daniele Perez Cueva, Maxine Tuner, Henry Lee, Jarrett Lane, Ross Alameddine, Caitlin Hammaren, Jeremy Herbstritti, Daniel O’Neil, Lauren McCain, Julia Pryde, Nicole White. 23 anni, Cho Seung-Hui, originario della Corea del Sud, si è ucciso suicidato dopo la carneficina compiuta. Era regolarmente iscritto al politecnico di Blacksburg. Il motivo del folle atto sanguinario è probabilmente da ricercare nel testo del biglietto trovato nella sua stanza, che racchiudeva invettive contro “i ragazzi ricchi”, la “dissolutezza” e i “ciarlatani disonesti” all’interno dell’Università. Secondo fonti investigative, Cho negli ultimi tempi era diventato sempre più violento, aveva dato fuoco a una stanza e molestava la ragazze. Era all’ultimo anno della Facoltà di Inglese. Secondo gli esami della scientifica, ha usato la stessa arma sia nella prima sparatoria, avvenuta nel dormitorio, che nella seconda, nelle aule dell’edificio “Norris Hall” dov’erano in corso delle lezioni. Il suo corpo è stato ritrovato in una classe, in mezzo ai cadaveri delle sue vittime. Due le pistole – calibro 9 e 22 millimetri – usate dal killer per la sua strage che, secondo gli inquirenti, avrebbe compiuto da solo, tenuto conto che non ci sono elementi che lasciano supporre la presenza di un complice. Il presidente americano George W. Bush ha assistito insieme alla moglie Laura ad una cerimonia funebre presso l’Università. “E’ un giorno di tristezza in tutto il Paese”, ha detto il presidente che ha ordinato a tutti gli edifici pubblici del Paese di abbassare le bandiere a mezz’asta. E’ da tempo che l’Fbi si sta occupando del fenomeno della violenza nelle scuole e nelle università americane. In un rapporto realizzato su incarico del “Nation Institute of Justice”, vengono esaminate 22 categorie di crimini, che vanno dal rapimento all’intimidazione, dalla rapina all’aggressione sessuale, e catalogato ogni elemento utile: età, sesso e razza delle vittime, degli autori dei crimini, e le armi utilizzate. Dal 2000 al 2004 sono stati 558, su un totale di 17mila, gli episodi di violenza nelle scuole e nei campus universitari degli Stati Uniti e le persone arrestate sono state 181, il 76% delle quali di sesso maschile.