Prodi: “Nessuna abolizione Ici”

di Redazione

Romano ProdiROMA. “Abolire l’Ici, non se ne parla, almeno per ora”. Ospite della trasmissione radiofonica “Radio Anch’io”, il premier Romano Prodi ha detto di aver riflettuto sulla proposta avanzata dal suo vice Francesco Rutelli ma di volerla posticipare, in accordo con gli enti locali, ad una “prospettiva di migliori risorse”.

ICIMa il presidente del consiglio ha anche affrontato altri argomenti. Come le pensioni, smentendo le voci circolate sulla proposta del ministro del lavoro, Cesare Damiano, di abolire lo scalone della legge Maroni e portare l’età pensionabile a 58 anni nel 2008 e, gradualmente, a 62 nel 2014. “Ci sono tante ipotesi – ha spiegato Prodi – ma nessuna decisione definitiva è stata finora presa”. L’obiettivo, come ha aggiunto il premier, è quello di dare “stabilità”, evitando di adottare provvedimenti che abbiano efficacia per pochi anni. Laconico, invece, il commento sul caso Telecom: “Non c’è stata alcuna interferenza del governo né alcuna telefonata”. Mentre sulla vendita di Alitalia: “Non c’è alcun inciucio, ci sono tanti partecipanti, vinca il migliore. Non ho idea di quale sia l’offerta di Aeroflot. Il giudizio non sarà soltanto sulla somma pagata per la privatizzazione di Alitalia, ma sul piano industriale e su tante altre norme”. Il famoso “tesoretto” (ossia il surplus derivato dalle maggiori entrate finanziarie) “andrà per due terzi ai più deboli, dal momento che il governo è orientato a trovare aiuti diretti per le famiglie più povere, quelle numerose e con anziani”. Spazio anche al tema del costituendo Partito Democratico (“l’assemblea costituente dovrà svolgersi sulla base del criterio ‘una testa, un voto’”) e alla competizione per la sua leadership (“Tutti devono aspirare alla leadership, ma bisogna poi vedere come la esercitano. Comunque, spero che di candidati ce ne siano ancora di più e che si apra una bella contesa democratica”). Infine, un commento sulla polemica del 1 maggio, causata dalle critiche rivolte alla Chiesa da uno dei conduttori del megaconcerto di piazza San Giovanni: “Un episodio scriteriato ma di cui non va fatta una tragedia”, ha detto Prodi.

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