ROMA. Il ministro della Difesa, Arturo Parisi, ha illustrato alla commissione Esteri e Difesa il programma del nuovo impegno italiano in Afghanistan che prevede l’invio di altri 145 militari e ulteriori mezzi, elicotteri, cingolati e blindati.
“I rinforzi partiranno nel minor tempo possibile”, ha riferito il ministro. Una decisione che arriva all’indomani dell’attentato subito da un convoglio italiano ad Herat (fortunatamente risoltosi solo con qualche lieve ferito)che, come ha chiarito Parisi, “non altera in alcun modo” la partecipazione italiana alla missione Isaf. La spesa ammonta a quasi 26 milioni di euro (25,9), di cui 7,2 una tantum per le predisposizioni, i trasporti e le infrastrutture logistiche in teatro, e 18,7 milioni di costi ricorrenti per un periodo di circa 7 mesi, fino al 31 dicembre 2007. Cinque elicotteri A-129 Mangusta, di cui uno come riserva logistica, 8 veicoli corazzati Dardo, 10 veicoli blindati Lince, 145 militari, tra equipaggi e personale di supporto tecnico e logistico. “Vi è l’esigenza di dotare il nostro contingente di mezzi che possano ampliare le capacità di muoversi e operare in sicurezza, grazie ad una combinazione di elevata velocità di reazione, elevata mobilità in ogni contesto orografico, elevata protezione, ampia disponibilità di sensori di sorveglianza e identificazione, anche a grande distanza”, ha detto Parisi, sottolineando: “I nuovi mezzi dovranno incrementare la sicurezza operativa grazie al loro effetto di deterrenza, soprattutto se si pensa che nella regione ovest dell’Afghanistan, a guida italiana, siè registrato un preoccupante aumento nell’impiego di ordigni esplosivi improvvisati”.