Dolore nel mondo del wrestling per la scomparsa del grande Chris Benoit. Lo scorso lunedì pomeriggio l’hanno ritrovato impiccato ad uno degli attrezzi della sua palestra privata. Nelle altre stanze della casa c’erano i cadaveri del figlio Daniel, 7 anni, soffocato, e quello di sua moglie Nancy, strangolata.
Non un raptus improvviso: secondo gli inquirenti, infatti, la donna sarebbe stata uccisa venerdì, il piccolo sabato, mentre Benoit si sarebbe suicidato lunedì. Si esclude che il folle gesto possa essere collegato all’uso di sostanze dopanti trovate nella sua abitazione. Prima di togliersi la vita, Benoit ha inviato cinque sms, di cui quattro spediti ad alcuni colleghi con l’indirizzo della sua casa: “130 Green Meadow Lane, Fayetteville Georgia. 30215”. Un altro messaggio, un po’ confuso, sui cani da guardia e la porta del garage, lasciata aperta. Chris Benoit era nato a Edmonton, in Canada, il 21 maggio del 1967, aveva cominciato a disputare incontri di wrestling a Montreal in una sorta di campo di allenamento per i wrestler gestito dalla famiglia Hart. Giovanissimo si era poi trasferito in Giappone, dove aveva conquistato l’IWGP Junior Heavyweight Championship, un illustre torneo ad eliminazione diretta che metteva in competizione i migliori pesi leggeri da tutto il mondo.
Rientrato nel continente americano alla metà degli anni Novanta, dal Canada era passato a gareggiare negli Stati Uniti fino a diventare campione del mondo della sua categoria. Benoit, alto