LEOPOLI (Ucraina ovest). Cresce la paura nella regione ucraina di Leopoli per la nube tossica di fosforo giallo sprigionatasi l’altro ieri in seguito al deragliamento e all’incendio di un treno merci che ne trasportava una grande quantità.
La bomba al fosforo è esplosa alle due del mattino, sprigionando una nube tossica che ha avvolto 14 villaggi popolati da circa 11mila abitanti. Circa una ventina persone sono rimaste intossicate, una è in gravi condizioni, e oltre 800 sono state evacuate. Si è temuto che la contaminazione potesse raggiungere Leopoli, la città più importante dell’Ucraina, la terza del Paese con 800mila abitanti, che si trova a
Gli intossicati, infatti, sono quasi tutti vigili del fuoco impegnati in prima linea. Il fosforo giallo (chiamato anche fosforo bianco quando è molto puro) è una sostanza altamente tossica e infiammabile, impiegata principalmente per la produzione di fertilizzanti e pesticidi. Tale sostanza è molto irritante per occhi e mucose; una concentrazione notevole o un’esposizione prolungata può comportare la morte per disidratazione o avvelenamento. L’incidente ferroviario che ha terrorizzato il distretto di Busk, nell’Ucraina occidentale, ha subito riportato alla mente i giorni della nube radioattiva di Chernobyl, anche se questa volta il nucleare non c’entra e le conseguenze sono state infinitamente minori. Intanto, un esperto russo di Greenpeace, Alexei Kiselev, fa sapere che ci vorrà un tempo lungo per la bonifica.