ROMA. Erano circa le 21 di ieri sera quando è stata diffusa in Italia la notizia della liberazione di padre Giancarlo Bossi, ma la conferma ufficiale è arrivata qualche minuto più tardi per voce di padre Zanchi, superiore generale del Pime.
Ilpresidente del consiglio italiano, Romano Prodi ha espresso grande soddisfazione per la sua liberazione ed in serata anche il vaticano ha diramato una comunicazione che raccontava della grande gioia del Papa nel ricevere la notizia. Dopo la liberazione è stato subito condotto a Zamboanga, per verificarne le condizioni di salute. Oggi durante una conferenza stampa a Manila, il religioso ha fatto sapere “Ero un mezzo per ottenere un riscatto”, un riscatto che secondo Padre Bossi si aggirerebbe intorno ad un milione di dollari(50 milioni di pesos). Inoltre il religioso rapito lo scorso 10 giugno, ci tiene a precisare: “non ho mai avuto la sensazione che mi volessero uccidere nè ho mai ricevuto minacce di morte o violenza di alcun tipo”. “Mi hanno trattato bene, solo il cibo non era un granché: riso, sale e pesce secco. Per questo sono spariti un po’ di chili. Ma ho anche smesso di fumare: non tocco una sigaretta dal 27 giugno” Intanto il viceministro Franco Danieli ringrazia tutti coloro che hanno lavorato per la sua liberazione: il ministero degli Esteri, i nostri servizi. “Hanno lavorato silenziosamente con efficacia, fin dal primo momento della sua prigionia. È un’ occasione molto importante per gioire assieme a lui ed ai suoi cari”.
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